Animali
Fido in ospedale: arriva la Pet Therapy in Pediatria
All’ospedale di Pinerolo la pet therapy arriva in pediatria: bimbi più sereni e “sani” con Fido in corsia
Grazie all’iniziativa ‘Sorrisi a 4 zampe’, in collaborazione con l’associazione “Il sogno di Nina e Mattia”, gli amici dei bambini arrivano nel reparto Pediatria dell’Ospedale di Pinerolo per portare serenità e sollievo ai piccoli ricoverati. Tutti i dettagli dell’iniziativa
Dopo il successo di Collegno
«Considerata la ricaduta positiva dei nostri primi progetti, con i bambini autistici a Collegno e quello inaugurato a inizio anno per il CAVS di Pomaretto e ben consapevoli delle potenzialità della Pet Therapy, riconosciute da alcuni anni ufficialmente anche in Italia, abbiamo deciso di estendere l’iniziativa anche ad altri ambiti e fra questi la Pediatria è da subito sembrato il luogo migliore», spiega in una nota il Direttore Generale ASLTO3 Dott. Flavio Boraso.
Pronti ad accogliere Fido
Giovedì scorso, una volta definito il progetto con il Dipartimento Materno Infantile e il Dipsa – Direzione delle Professioni Sanitarie, il reparto Pediatria dell’Ospedale di Pinerolo ha potuto accogliere per la prima volta gli amici a quattro zampe. L’attività di Pet Therapy, secondo programma, avrà cadenza settimanale: il giovedì pomeriggio. L’attività sarà svolta in reparto, al 5° piano, nella sala giochi o in camera dei piccoli pazienti. Ogni seduta di Pet Therapy avrà la durata di un’ora, e sarà seguita dalla presenza di un operatore di I.A.A (coadiutore del cane) dell’Associazione “Sorrisi a 4 zampe”, un assistente e uno o due cani a seconda dei casi.
Operatori appositamente formati
L’ASLTO3, tiene a precisare che, come per Pomaretto e Collegno, anche in questo caso per l’iniziativa ci si è rivolti a operatori formati e di provata esperienza, che siano in grado di assicurare il giusto approccio con i piccoli pazienti, così come previsto dagli “Interventi Assistiti con gli Animali (IAA)” definiti dal Ministero della Salute, attraverso il Reparto di Neuroscienze comportamentali dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ovvero «prestazioni terapeutiche, di riabilitazione, educative, didattiche e ricreative che prevedono il coinvolgimento di animali».
I problemi legati all’ospedalizzazione dei bambini
Ospedalizzare un bambino, specie quando diviene per forza necessaria, non è senza “dolore”. Difatti, questa è spesso causa di uno sconvolgimento nelle sue abitudini e nel modo quotidiano di vivere – composto molte volte da una routine consolidata che, nei bambini, è fonte di sicurezza. L’ospedalizzazione comporta altresì alterazioni dei rapporti familiari e sociali. «I sentimenti che i piccoli pazienti sviluppano sono molteplici e possono comprendere ansia e paura, a volte anche nei confronti del personale sanitario – sottolineano dall’ASLTO3 – Gli animali, e in particolare il cane, quando impiegato nella cura dei bambini, sollecita al gioco, stimola all’interazione e sortisce effetti benefici riconosciuti in letteratura, sul piano fisico e psicologico».
Il sogno di Mattia, che ci ha lasciati a soli 15 anni
Il progetto di Pet Therapy avviato all’ospedale di Pinerolo, ha trovato nell’Associazione “Il sogno di Nina e Mattia” di Bricherasio il sostegno economico necessario affinché tutto ciò fosse possibile. Questo è anche lo scopo principale per cui l’Associazione stessa è nata alcuni anni fa: ossia vedere la Pet Therapy a Pinerolo: che era appunto il “sogno di Mattia”, mancato a 15 per una grave malattia e ora realizzato grazie all’impegno della presidente dell’associazione Marisa Mainero, mamma di Mattia. La partecipazione dei piccoli pazienti al progetto di Pet Therapy sarà proposta al bambino e al familiare che lo assiste sulla base della valutazione delle condizioni di salute. L’adesione sarà libera e volontaria. I cani coinvolti sono selezionati, addestrati e controllati dal punto di vista igienico sanitario. «Siamo certi che questa iniziativa incontrerà l’approvazione e l’entusiasmo dei nostri pazienti più piccoli – ha commentato il dott. Flavio Boraso – La Pet Therapy ha ormai dimostrato la sua validità nell’attivare nei bambini la giusta motivazione a un approccio positivo del periodo di ricovero in ospedale, con conseguenti ricadute positive sulla loro salute. Ringrazio l’associazione “Il sogno di Nina e Mattia” che ha contribuito in modo fattivo a realizzare il progetto, nonché i nostri operatori sanitari, ancora una volta parte attiva e propositiva nel processo di miglioramento dell’assistenza al paziente che questa azienda persegue».