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Salute

Piemontesi poco disciplinati nella lotta contro il cancro. Ecco perchè

Il 50% dei casi di tumori potrebbe essere evitato. Ecco i 12 modi per ridurne il rischio

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Mediocre l’abitudine dei piemontesi per quanto riguarda l’osservazione dei corretti stili di vita: persiste abuso di alcol e fumo, la sedentarietà e l’alimentazione scorretta sono diffuse con conseguente aumento dell’obesità fin dall’infanzia. A seconda degli studi, si stima che tra il 30% e il 50% dei tumori in Europa potrebbe essere evitato se tutti seguissero i comportamenti suggeriti dal Codice Europeo contro il Cancro. A suggerirlo è il Dottor Oscar Bertetto il nuovo presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione per la Prevenzione e la Cura dei Tumori in Piemonte Onlus.

Una vita dedicata alla lotta contro il cancro

Direttore della Rete Oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta, il Dottor Oscar Bertetto è da sempre al fianco dell’Associazione Prevenzione Tumori, per sensibilizzare la popolazione piemontese giovanile e adulta sulla prevenzione dei tumori.  «Sono molto soddisfatto del nuovo incarico assegnatomi – spiega oggi il Dottor Bertetto – rappresenta il coronamento di una vita intera dedicata ai tumori, a come prevenirli, a come curarli e a come cercare precocemente la diagnosi per avere un risultato più promettente per il paziente». 

I nuovi progetti

I nuovi progetti dell’Associazione Prevenzione Tumori che vedranno coinvolto il Comitato Scientifico riflettono la necessità di aumentare la sensibilizzazione della popolazione piemontese alla prevenzione primaria, ovvero all’osservazione dei corretti stili di vita, e alla partecipazione agli screening preventivi (prevenzione secondaria).  

Piemontesi indisciplinati

Dai dati della sorveglianza PASSI (2015-2018) emerge che il 24% dei residenti del Piemonte fra i 18 e i 69 anni è fumatore, il 19% un ex fumatore. Si stimano pertanto quasi 700 mila fumatori fra gli adulti del Piemonte. Non meglio negli adolescenti: il 61% degli studenti della regione Piemonte ha provato, almeno una volta nella vita, a fumare e il 23% ha fumato quotidianamente almeno una sigaretta nell’ultimo anno. Il fumare almeno una sigaretta al giorno, che ha riguardato il 24% della popolazione studentesca maschile ed il 22% di quella femminile, aumenta con l’età, raggiungendo il 37% tra i 19enni e il 36% tra le 19enni.  Per quanto riguarda sovrappeso e obesità più di una persona su 3 (37,5%) è in eccesso di peso, e in particolare gli uomini (46%). Il 36% delle persone in sovrappeso conduce uno stile di vita sedentario. Solo il 12% dei piemontesi consuma le 5 porzioni al giorno raccomandate di frutta e verdura, necessarie per proteggere da molte malattie croniche grazie all’apporto di preziosi nutrienti e sostanze protettive antiossidanti

Sedentarietà, alcol, fumo

«Al momento l’abitudine da parte dei piemontesi ad osservare corretti stili di vita risulta mediocre, persiste l’abuso di alcol e fumo più accentuate nelle vallate alpine, la sedentarietà e l’alimentazione scorretta sono diffuse con conseguente aumento dell’obesità fin dall’infanzia. E’ necessario continuare a fare informazione ad ogni livello di istruzione e nella popolazione adulta avvalendosi di informazione scientificamente comprovate – sottolinea il Dottor Bertetto. Attraverso l’opera dell’Associazione Prevenzione Tumori sono convinto che si possano rilanciare le 12 regole del “Codice Europeo contro il cancro”, raccomandazioni raccolte, su iniziativa della Commissione europea, per informare i cittadini sulle azioni che ciascuno può intraprendere nella propria vita quotidiana per diminuire il rischio di sviluppare un tumore. Queste norme, che hanno negli stili di vita il loro fulcro, possono influenzare sia la vita di chi le mette in atto sia quella di chi gli sta vicino: a seconda degli studi si stima che tra il 30% ed il 50% dei tumori in Europa potrebbe essere evitato se tutti seguissero i comportamenti suggeriti dal Codice. A noi il compito di capire come declinare ognuna di queste regole in attività concrete che coinvolgano tutta la popolazione piemontese. Nell’ambito scolastico sono attivi interventi educativi che possano sensibilizzare i giovani a correggere i comportamenti scorretti». 

Programmi di vaccinazione

Secondo il Dottor Bertetto, nell’ambito delle 12 raccomandazioni, «sarebbe importante rilanciare i programmi di vaccinazione contro l’epatite B (per i neonati) e, tra le donne, l’allattamento al seno in quanto riduce il rischio di cancro per la madre, e limitare l’uso della terapia ormonale sostitutiva (TOS) poiché aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro».  Il “Codice Europeo contro il cancro” interessa le azioni che i singoli cittadini possono adottare per contribuire alla prevenzione del cancro che per essere efficace richiede che queste azioni individuali siano sostenute dalle politiche e dagli interventi dei governi (info: http://cancer-code- europe.iarc.fr). 

12 modi per ridurre il rischio di cancro. 

1. Non fumare. Non consumare nessuna forma di tabacco.

2. Rendi la tua casa libera dal fumo. Sostieni le politiche che promuovono un ambiente libero dal fumo sul tuo posto di lavoro.

3. Attivati per mantenere un peso sano.

4. Svolgi attività fisica ogni giorno. Limita il tempo che trascorri seduto.

5. Segui una dieta sana:

• consuma molti e vari cereali integrali, legumi, frutta e verdura.

• Limita i cibi ad elevato contenuto calorico (alimenti ricchi di zuccheri o grassi) ed evita le bevande zuccherate.

• Evita le carni conservate; limita il consumo di carni rosse e di alimenti ad elevato contenuto di sale.

6. Se bevi alcolici di qualsiasi tipo, limitane il consumo. Per prevenire il cancro è meglio evitare di bere alcolici.

7. Evita un’eccessiva esposizione al sole, soprattutto per i bambini. Usa protezioni solari. Non usare lettini abbronzanti.

8. Osserva scrupolosamente le istruzioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro per proteggerti dall’esposizione ad agenti cancerogeni noti.

9. Accerta di non essere esposto a concentrazioni naturalmente elevate di radon presenti in casa. Fai in modo di ridurre i livelli elevati di radon (cambiando l’aria degli ambienti in cui vivi).

10. Per le donne:

• L’allattamento al seno riduce il rischio di cancro per la madre. Se puoi, allatta il tuo bambino.

• La terapia ormonale sostitutiva (TOS) aumenta il rischio di alcuni tipi di cancro. Limita l’uso della TOS.

11. Assicurati che i tuoi figli partecipino ai programmi di vaccinazione contro:

• l’epatite B (per i neonati)

• il papillomavirus umano (HPV) (per le ragazze).

12. Partecipa a programmi organizzati di screening per il cancro:

• dell’intestino (uomini e donne) • del seno (donne) • del collo dell’utero (donne).

L’associazione prevenzione tumori

Sono trascorsi 36 anni da quell’aprile del 1984 quando un gruppo di cittadini sensibili al problema della lotta contro i tumori decise di fondare l’Associazione per la Prevenzione e la Cura dei Tumori in Piemonte Onlus, nata con l’obiettivo di «rafforzare la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori ed incentivarne lo studio e la ricerca».  L’attività di prevenzione è al momento un’iniziativa unica nel suo genere e costituisce il “biglietto da visita” dell’Associazione.   L’Associazione combatte il cancro in due modi: attraverso il servizio di visite ed esami di prevenzione e di diagnosi precoce svolte in tutto il 
Piemonte e attraverso la progettazione, il finanziamento e la realizzazione di campagne di comunicazione per la diffusione della cultura della prevenzione, rivolte alla cittadinanza piemontese. 


Registra oltre 500mila visite di prevenzione e conta in Piemonte 20 presidi ospedalieri distribuiti tra Torino e il Piemonte, per la prevenzione del tumore del colon retto, dell’apparato urinario e urogenitale maschile, dell’apparato respiratorio, del cavo orale, naso gola laringe, della cute, e per visite di prevenzione primaria con il Nutrizionista e il Chinesiologo. 

La maggior parte delle richieste di visita riguardano la cute, seguite da gola laringe e apparato respiratorio (pelle per il 50%, gola laringe per il 25%, retto colon per il 15%, altri per il 10%). 

Per richiedere le visite è necessario essere associati e non occorre l’impegnativa del medico curante. 

L’attività dell’Associazione è stata resa possibile fino ad oggi grazie al continuo contributo degli associati, di enti privati e di quanti hanno voluto e vogliono sostenere la causa contro la malattia. 

L’Associazione inoltre invia per posta ai suoi oltre 8mila soci ed offerenti il periodico “Nuova Speranza”, in cui sono raccolte interviste e tante notizie nel campo della prevenzione e della ricerca scientifica, una vera e propria “finestra sul mondo” della conoscenza medico-scientifica. 


Al magazine si aggiunge il sito web www.prevenzionetumori.org che dedica uno spazio di lettura virtuale interessante: sono pubblicate le interviste agli esperti, notizie dell’ultima ora sulla salute, prevenzione, sulle nuove scoperte e innovazioni tecnologiche al passo con la ricerca scientifica.

L’Associazione per la Prevenzione e la Cura di Tumori in Piemonte Onlus è in Via Cavour 31, a Torino. E’ consultabile sul sito e sui social Facebook e Instagram. 

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