Scuola
Posata la prima pietra della Città delle Scienze e dell’Ambiente
A Grugliasco è stata fatta la posa della prima pietra, al Campus dell’Università di Torino, della nuova Città delle Scienze e dell’Ambiente
La Regione Piemonte comunica che è stata fatta la posa della prima pietra, al Campus di Grugliasco dell’Università di Torino, della nuova Città delle Scienze e dell’Ambiente, progetto di espansione dell’attuale insediamento su un’area verde di 228.600 metri quadrati. L’investimento, interamente coperto dal Gruppo Intesa Sanpaolo, è di 160 milioni di euro. I lavori impiegheranno oltre 350 persone per tre anni: alla conclusione, il nuovo polo aggregato ospiterà su un’area complessiva di 90.000 metri quadrati oltre 10.000 studenti e mille docenti. Vi verranno trasferiti i dipartimenti di Chimica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, che si affiancheranno ai già presenti Scienze agrarie, forestali e alimentari e Scienze veterinarie. Il progetto, unico a livello italiano, è frutto della collaborazione fra Regione Piemonte, Università, Politecnico, Città metropolitana e Camera di Commercio di Torino, Comune di Grugliasco.
Il video della posa della prima pietra
Un modello di sviluppo in cui crediamo
Il presidente della Regione Alberto Cirio ha dichiarato che «questo è il modello di sviluppo in cui crediamo: far lavorare in modo sinergico il mondo della ricerca, della formazione e dell’impresa. Ed è uno dei punti strategici su cui investiremo le risorse della programmazione europea 2021-2027».
L’assessore alla Ricerca Matteo Marnati ha aggiunto che «le competenze che nasceranno da questo nuovo polo universitario serviranno per competere con il resto d’Europa, che corre velocissima» e ha ricordato che con la cerimonia «si conclude un percorso pieno di ostacoli, fra reperimento dei finanziamenti e iter burocratico. Nonostante la pandemia, le nostre Università hanno retto bene l’urto. Uno degli obiettivi per i nostri Atenei è quello di continuare ad attrarre giovani: noi abbiamo tante idee per attirare le risorse in Piemonte, e questa collaborazione ci porterà a costruire un patrimonio che rimarrà alle prossime generazioni».