Scuola
Torino, si torna in piazza contro la DAD: «Siamo stufi di stare a casa»
Genitori, alunni e docenti sono tornati in piazza per protestare contro la didattica a distanza
TORINO – Tanti bambini, ma anche genitori e insegnanti manifestano contro la didattica a distanza in piazza Carignano, nel centro di Torino. Duecento persone circa, con striscioni, pendole e trombette, mentre chi è rimasto a casa ha interrotto per un minuto la DAD suonando una campanella.
Il pensiero dei manifestanti
«Oggi sono presenti studenti e insegnanti. L’unica assente è la scuola», dicono i manifestanti. «Siamo stufi di stare a casa – dice Carola Messina di ‘Priorità alla scuola’ – vogliamo che tutti gli ordini di scuola rientrino, non solo i più piccoli, e vogliamo ribadire quali sono le priorità per la scuola del futuro. Non crediamo alla riapertura dopo Pasqua – aggiunge Messina – crediamo che forse riusciranno a entrare a scuola i più piccoli anche perché c’è un tema di conciliazione scuola-lavoro che ha portato in piazza le famiglie. Ma ricordiamo che anche i ragazzini fino ai 14 anni non dovrebbero essere abbandonati davanti a uno schermo».
«Siamo scesi in piazza perché le istituzioni ci hanno lasciato una scuola in macerie, edilizia scolastica che non garantisce sicurezza e nemmeno misure sanitarie che ci avevano promesso – sostiene Alessandro del liceo Gioberti – La scuola ci è stata lasciata in macerie e noi dobbiamo ricostruirla come studenti, docenti, genitori e tutte le persone che davvero attraversano il sistema scolastico».