Aziende
A Torino il primo Coronavirus Smart Working Strike
A Torino si è verificato il primo caso di Coronavirus Smart Working Strike: un’azienda ha negato l’anticipo della cassa integrazione. Ecco cosa accadrà oggi
Come tutti sappiamo la cassa integrazione deve essere erogata al dipendente dal datore di lavoro che sarà poi rimborsato dall’INPS. Questa è la regola. Ma in Scai Finance, a Torino, le cose non sono andate proprio così perchè l’azienda ha negato l’anticipo della cassa integrazione e anche la rotazione ai 160 dipendenti. Ed ecco il primo Coronavirus Smart Working Strike !
Nessun accordo
L’azienda e i sindacati non sono riusciti a trovare un accordo e giovedì i dipendenti, tutti in smart working, chiuderanno i loro pc per quattro ore.
Scai Finance si occupa della manutenzione hardware e software per utility e banche ed è la divisione informatica del gruppo Scai (di proprietà del vicepresidente dell’Unione Industriale). I sindacati Fiom Cgil e Filcams Cgil affermano che l’azienda, allorché si è aperta la cassa integrazione di cinque settimane per 24 lavoratori, ha negato l’anticipo, la rotazione tra i dipendenti e l’integrazione al salario di chi rimarrà a casa creando praticamente una black list di lavoratori discriminati.
Ovviamente i sindacati condannano questa mancanza di attenzione nei confronti delle necessità dei lavoratori.
E voi? Come la pensate?
[zombify_post]