Storie
Adolescenza e Festa del papà
Ieri era la festa del papà, ma purtroppo non è stata una giornata serena, mio figlio frequenta il Liceo e purtroppo una ragazza di 15 anni si è tolta la VITA. Mio figlio è rimasto scioccato e non solo lui (noi genitori, insegnanti, la comunità tutta).
Io che sono un papà e che cerco di essere attento alle sue esigenze mi sono sentito abbattuto non solo per il dolore di quel papà sta subendo tale tragedia.
Ma io padre sto facendo crescere mio figlio nel modo corretto?
Gli sto dando le giuste indicazioni su come affrontare la vita?
Quanta paura cari papà, ma voi come affrontate l’adolescenza dei vostri figli?
Quante variabili ci sono nella vita di ognuno di noi, la nostra famiglia, la posizione geografica, l’estrazione sociale e culturale, gli amici che si incontrano a scuola, i Social Network… aiuto dovrei gridare, ma scrivo questo post per condividere le mie paure e riflessioni, nella speranza magari di aiutare qualche altro papà a fare la scelta più opportuna per indirizzare i nostri ragazzi a non sottovalutare nessuna loro delusione ed innanzitutto confrontarsi, parlare con loro.
L’adolescenza quel periodo difficile dove l’uomo subisce una trasformazione naturale da bambino a ragazzo e dove tutto accade velocemente ed a volte un piccola delusione diventa gigantesca. Mi rivolgo anche a voi tutti ragazzi, cercate di aprirvi di più al dialogo al confronto, la VITA è unica e bella e non dobbiamo permettere che qualcuno o qualcosa ce la faccia odiare. Se qualche volta può capitare che i vostri genitori non capiscono le vostre esigenze parlate con i vostri amici, operatori delle scuole, non fate finta di tanto non fa nulla, perchè ad ogni piccola goccia nella vostra breve esperienza di vita potrebbe essere quella che fa traboccare il vaso.
Caro papà quando esci da casa al mattino per andare a lavorare saluta tuo figlio, abbraccialo, dagli un bacio, si sentirà amato, coccolato, figlio…
Quando rientri dal lavoro ed hai avuto una giornata difficile, cerca di rientrare con un sorriso, vai in camera sua salutalo, chiedigli della sua giornata, magari gli fa piacere.
Se tuo figlio fa sport, supportalo, incitalo, stagli vicino quando c’è qualche piccola delusione.
Ogni gesto di affetto allontanerà qualche piccola nube all’orizzonte.
Un piccolo pensiero da un papà premuroso.
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Omodeo Fabrizio
21 Marzo 2019 at 22:29
Salve Nicola!Bella la sua lettera rivolta ai figli di oggi in generale…io purtroppo non ho figli, ma le dico che il consiglio di ascoltare sempre i figli, anche dopo una brutta giornata e soprattutto di abbracciarli, ascoltarli ed incorqggiarli penso sia il consiglio migliore…amate i vostri figli sempre e comunque: loro faranno cio’ che saprete insegnargli
Omodeo Fabrizio
21 Marzo 2019 at 22:31
Salve Nicola!Bella la sua lettera rivolta ai figli di oggi in generale…io purtroppo non ho figli, ma le dico che il consiglio di ascoltare sempre i figli, anche dopo una brutta giornata e soprattutto di abbracciarli, ascoltarli ed incoraggiarli penso sia il consiglio migliore…amate i vostri figli sempre e comunque: loro faranno cio’ che saprete insegnargli