Arresti a Torino per collusioni con la ndrangheta. Riflessione

Ieri Torino si è svegliata con questa notizia; nomi noti della politica piemontese collusi con questa pericolosa mafia che non si manifesta con stragi e violenze da prima pagina bensì  è  riuscita ad infiltrarsi in modo subdolo , sotto traccia e, pertanto, non visibile, nei gangli della politica, dell'amministrazione e dell'imprenditoria ormai da tempo.

Le indagini lunghe, difficili  e sofisticate hanno svelato il quadro ma  ancora molto resta da fare.

In tempi che vedono l'aumento della povertà, la mancanza di lavoro, il fallimento o lo spostamento all'estero delle aziende, l'evasione fiscale crescente e scandali vari, l'uomo della strada riflette e si interroga sentendosi impotente.

Molti di questi personaggi sono noti, appaiono sui media e in televisione ma quanti ne incontriamo ogni giorno e magari ci relazioniamo con loro senza saperlo?
E' un pericolo strisciante che induce  paura,  una paura viscerale e, pertanto, non controllabile che porta come diretta conseguenza ad essere diffidenti verso tutto e tutti.

Non è positivo ma è comprensibile ed è,  assolutamente, molto molto triste.

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