Storie
Gli infiniti guai della Pedemontana, croce di chi viaggia
La SP 565, o Pedemontana, soffre di numerosi problemi, che la rendono pericolosa per chi viaggia. Ecco quali e perché
La strada provinciale SP-565, da tutti conosciuta come la Pedemontana, è una strada che collega Salassa a Ivrea. Un’arteria molto importante sia per gli spostamenti di persone, sia per le merci – soprattutto per le merci. Ma soffre di tutta una serie di guai.
La brutta strozzatura
La Pedemontana soffre per una brutta strozzatura: il ponte Petri. L’infrastruttura che supera l’orrido formato dal torrente Chiusella all’altezza del comune di Strambinello, è una croce soprattutto per i camionisti, perché le dimensioni della carreggiata in quel punto sono appena sufficienti all’incrocio di due mezzi pesanti. Oltretutto, il ponte fa una curva e in quel punto diventa così stretto che i camionisti cercano di non incrociarsi mai.
Una strada principale, ma con problemi di sicurezza
Per le aziende del Canavese è la strada principale di collegamento con l’autostrada Torino-Aosta. Poi vi sono molti dubbi sulla sicurezza del ponte. Questo è passato dalla competenza dell’Anas alla Regione, e oggi alla Città Metropolitana di Torino… che potrebbe trasferirlo allo Stato nella speranza che si trovino delle risorse per ricostruirlo, o almeno costruirne uno a fianco per poter dividere le carreggiate.
E c’è anche il problema delle gallerie
Ma oltre al ponte, la Pedemontana soffre anche per le sue due gallerie scarsamente illuminate e i numerosi incroci malamente segnalati che la rendono pericolosa.
La “risposta” di Città Metropolitana Torino sul ponte Preti
Città Metropolitana di Torino, comunica che non è in discussione la realizzazione di una nuova struttura che sostituisca il Ponte Preti, sulla Sp. 565 del Canavese (detta “Pedemontana”), che da tempo rende difficoltosa la viabilità a causa della ristrettezza della carreggiata. Il Decreto ministeriale Ponti infatti assicura un finanziamento per 19,5 milioni, suddiviso su un lasso di tempo pluriennale.
Nel frattempo, è in corso il passaggio della Sp. 565 all’Anas, a seguito del Dpcm di nazionalizzazione, ma la Città metropolitana di Torino procede comunque nel progettare il nuovo Ponte Preti: sta infatti affidando la progettazione di fattibilità tecnica economica a partire dal progetto preliminare già redatto e agli atti. Il progetto dovrà essere sottoposto a verifica di Via (valutazione impatto ambientale) e prevederà la ricostruzione in nuova sede della struttura con contestuale rivisitazione anche dell’innesto a Strambinello della Sp. 64 di immissione alla Valchiusella. La procedura di progettazione proseguirà indipendentemente dal passaggio allo Stato-Anas.
Nel frattempo, sulla Sp. 565 sono stati eseguiti interventi di manutenzione straordinaria dell’illuminazione delle due gallerie, con una verifica puntuale delle lampade in occasione di un distacco avvenuto lo scorso anno: gli impianti di illuminazione risultano pienamente efficienti, ciononostante sarebbe opportuno un intervento complessivo di rifacimento, la cui necessità la Città metropolitana ha segnalato nelle documentazioni per il passaggio delle opere ad Anas.
«La Sp. 565 è un’importante arteria di collegamento per il Canavese, e anche se non presenta criticità importanti oltre a quella del Ponte Preti è una strada molto trafficata a velocità sostenute, e con molte intersezioni” spiega il consigliere alla viabilità della Città metropolitana Fabio Bianco. “Per questo è necessaria un po’ di attenzione da parte di tutti gli automobilisti. Dalle verifiche puntuali sullo stato di salute del Ponte Preti che la Città metropolitana ha effettuato è percorribile in piena sicurezza, ma fino alla realizzazione del suo rifacimento continuerà purtroppo a costituire una strozzatura che crea rallentamenti alla percorribilità».
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