Capodanno Cinese. Anche a Torino si festeggia l’Anno del Topo

Stanno per iniziare, anche a Torino, i festeggiamenti per uno dei momenti più importanti dell’Anno Cinese: il Capodanno. Il Capodanno Cinese, conosciuto anche come Festa di Primavera o Capodanno Lunare, è la più importante festa tradizionale cinese. Quest’anno sarà celebrata sabato 25 gennaio, che corrisponde al primo giorno del calendario lunare cinese.

Capodanno cinese a Torino. 16 giorni di festa

La festa durerà 16 giorni, dalla vigilia del Capodanno fino alla Festa delle Lanterne. Venerdì 24 gennaio le famiglie si riuniscono. Questo moneto si chiama 除夕 Chúxī, che in italiano significa “sbarazzarsi della sera”.  Il 25, primo giorno dell’anno, ci si scambiano gli auguri e si visitano i parenti. Questo giorno si chiama 初一 Chūyī, che significa “primo giorno”.

Capodanno cinese a Torino. Il periodo delle celebrazioni

L‘8 febbraio la Festa delle Lanterne chiuderà il periodo di celebrazioni, e la data corrisponde al quindicesimo giorno del primo mese del calendario lunare cinese. A Torino, tra il 24 ed il 26 gennaio saranno organizzati, a cura di Aiquattroeventi e Stabilimento delle Arti, sotto la direzione artistica di Michela Maggiolo e con il patrocinio della Città di Torino e della Camera di Commercio Italo-Cinese, molte iniziative di largo respiro, emozionanti momenti di Festa legati alla tradizione cinese e caratterizzati da danze, spettacoli musicali, percorsi gastronomici, cerimonia del tè e laboratori di calligrafia.

Venerdì la danza del Buon Augurio

Venerdì 24, in via Luigi Lagrange e via Teofilo Rossi sará organizzata la parata delle associazioni cinesi e celebrata la danza di buon augurio del Drago e del Leone. Va anche segnalata la sfilata organizzata della stilista cinese Luna Chen, che presenterà la sua collezione di abiti ispirati alla tradizione cinese classica e i contemporanea.

Questa iniziativa darà la possibilità, a molti torinesi, di conoscere e comprendere un momento importante dell’anno cinese, vivendone l’atmosfera festosa ed imparando ad apprezzarne e condividerne gli aspetti di gioia e di speranza.

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