Storie
Casa dell’obelisco in piazza Crimea
La Casa dell’obelisco sorge a Torino negli anni ’50 e, rispetto all’architettura torinese dei tempi, si può considerare un gioco, una provocazione.
Gli architetti Jaretti e Luzi realizzano un edificio che presenta molte parti curvilinee e decorazioni floreali che ricordano le opere sia di Gaudì che di Wright : una reinterpretazione dello stile Liberty
Nasce pertanto il Neoliberty in contrapposizione alla concezione razionalistica.
Gli architetti attivi nel Neoliberty sono soprattutto a Torino, Milano e Novara (Gabetti, Oreglia D’Isola, Gregotti, Raineri, e Stoppino ) e si ispiravano alla continuità con la tradizione, attraverso un recupero della dimensione artigianale attuando una raffinata ricerca della composizione e del particolare, riprendendo elementi dello stile liberty.
Contrariamente a quanto si può pensare, ammirando la sinuosa facciata, gli appartamenti presentano pareti rigorosamente rettilinee.
L’edificio, per la sua raffinata armonia, ben si fonde nel contesto ottocentesco di piazza Crimea .
Una curiosità: nel 1971 l’edificio fu scelto da Dario Argento per il suo film Il gatto a nove code.
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