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Curiosità

Com’era una volta… via Roma

Inaugurata alla fine del 1500, si chiamava Via Nuova.

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Alla fine del 1500 il Duca Carlo Emanuele I di Savoia, chiamò a palazzo un architetto umbro, Ascanio Vitozzi, per incaricarlo della creazione di quella che è stata, è e sarà una delle strade principali di tutta la città.
Oggi la conosciamo come Via Roma, ma al suo “battesimo” si chiamava Via Nuova. Perse coerentemente la nomea di “Nuova” solo tre secoli dopo, poco dopo l’Unità d’Italia per diventare Via Roma, ma era ben diversa da come la consociamo noi oggi.

La vecchia via

Larga circa dieci metri, non presentava alcun porticato e i palazzi barocchi si affacciavano su una strada sempre più trafficata.
Va da sé che con l’avvento dei mezzi di trasporto, sarebbe stato necessario allargarla. Ed i lavori arrivano, durante il periodo fascista, per portare via Roma agli attuali quasi 15 metri di larghezza.

Un architettura fascista a Torino

Via Roma, e l’adiacente torre littoria, restano tutt’ora pressoché uniche testimoni dell’architettura fascista a Torino, città che non ha mai amato particolarmente la dittatura. Oltre ai marmi che ben conosciamo, il primo tratto, all’apertura del 1933 venne pavimentato con un pavé ligneo, scelta insolita ma di grande effetto. Nulla di ciò rimase dopo i bombardamenti ed ora troviamo anonimi lastroni di pietra.

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