Curiosità
Curiosità sulla nostra città: il Rondò della Forca tra storia e leggenda
La curiosa storia del Rondò della Forca a Torino: perché si chiama così e a cosa serviva
Il Rondò della Forca di Torino è uno dei luoghi di Torino più visitato dal turismo esoterico. Il nome indica lo spiazzo circolare tra corso Regina Margherita, corso Principe Eugenio e corso Valdocco.
Perché si chiama così
Durante il Regno di Sardegna su questo spiazzo era collocato il patibolo, installato quando serviva, per dare luogo alle esecuzioni pubbliche per impiccagione. Sorge in un’area dove vicino (ai giorni nostri Piazza Statuto) era sistemata la ghigliottina.
La “Furca”
La “furca” rimase in funzione fino al 1863. All’epoca questa costruzione si trovava in aperta campagna, poiché a quel tempo gli edifici che oggi la circondano non esistevano ancora: si trattava di uno slargo circondato da grandi pini che rendevano l’ambiente buio e tetro, che era in grado di ospitare numerosi spettatori.
Perché quella zona
Era stata scelta quella zona anche perché era molto vicina alla prigione che si trovava in quella che oggi è via Corte D’appello. Oggi, all’angolo con corso Regina Margherita, si può ammirare una statua dedicata a don Giuseppe Cafasso, eretta nel punto esatto dove era collocato il patibolo.
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8 Dicembre 2020 at 9:51
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