Recensioni
Custodi del passato
Un monito a tutti gli uomini della terra che non sanno osservare con umiltà il mistero della vita
I Custodi del passato è un romanzo fantasy-pop. L’eloquio identifica uno stile tecnico che descrive vivide immagini che si susseguono in veri colpi di scena. Il ritmo, all’inizio, è rapido e vivace per poi calare impercettibilmente di tono e poi riprendersi. Si intuisce, pertanto, che il testo è composto a più mani perchè gli stili di scittura appaiono, a tratti, diversi.
Custodi del passato – Recensione
In un paesino di montagna – volutamente non identificato – vive Bianca, una ragazzina di diciassette anni che conduce una vita normale e monotona.
Unico suo amico è Giò un timido pastore di circa la sua età verosibilmente innamorato di lei; Bianca ha un suo posto speciale sulla montagna dove si rifugia spesso a sognare e a chiacchierare con lui. La ragazzina si sente diversa e pare essere sempre in attesa di qualche accadimento.
A un certo punto crede di essere innamorata di Paolo, un ragazzo molto ricco appartenente a una famiglia in vista del paesino, ma dolorosamente cambia idea allorquando lui tenta di violentarla. Nel momento più crudo dell’aggressione, e quando sembra non ci sia più nulla da fare, arriva Asad un uomo sconosciuto, strano e molto bello, che la salva.
Poteva essere altrimenti?
Ed ecco che inizia la vera storia che sconvolgerà la vita a Bianca portandola a scoprire, ma mai fino in fondo, i Custodi della Terra. Scopre, con sgomento, di essere una discendente di questi Custodi, che la madre non è sua madre e la sua vità non sarà più la stessa. Come flash riaffiorano ricordi dell’infanzia che la rendono ancora più inquieta. Dopo innumerevole strabilianti avventure accetterà il suo destino, che le resterà parzialmente sconosciuto, pur di restare accanto ad Asad di cui si è innamorata e ricambiata.
Custodi del passato: omicidi, intrighi, inganni
Omicidi, intrighi e inganni, un po’ di sesso, salti temporali, uomini simili ad Asad che posseggono poteri e tecniche sconosciute, sono i veri colpi di scena della narrazione. Il libro temina con le parole di Asad che lancia un monito agli uomini della Terra che non sanno “osservare” con umiltà il mistero della natura. Luogo in cui sono già presenti tutti i rimedi per vivere bene e in pace ma, invece, continuano a basarsi sulle loro teorie senza mai pensare a ribaltarle.
Soggetto intrigante che pone ai lettori degli interrogativi. Lettura per tutti ma, specialmente, per gli adolescenti.
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