Storie
Don Keswy, AD della divisione Terra ( Natura e uomini, risorse e tecnologie) al tempo del Coronavirus
Cosa sta accadendo alla Terra? E perchè ci sono così tante malattie emergenti? Ma, soprattuto, cosa ne penserebbe un essere che vive al di là del nostro Pianeta? Le risposte di un ipotetico Don Keswy
Don Keswy, Amministratore Delegato della divisione Terra ( Natura e uomini – risorse e tecnologie) una mattina viene convocato con urgenza dal Presidente di Universo, suo diretto superiore, senza che la telefonata passi dalle segretarie. Universo è una Global Company che vede al suo interno diverse divisioni fra le quali ” Terra – Natura e uomini – risorse e tecnologie”. Le altre divisioni riguardano gli altri pianeti .
Don Keswy scatta in piedi nell’udire la voce del Presidente e senza indugio risponde: ” vengo subito”. Sale in ascensore fino al cinquantesimo piano, si aggiusta la cravatta, passa velocemente il pettine sul cranio quasi calvo con l’intento di sistemare i pochi capelli rimasti e, trattenendo la pancia, bussa alla porta del Presidente in attesa della parola ”Avanti”!
L’ufficio del Presidente è molto sobrio, non ci sono quadri d’autore ma solo tanti schermi : il più grande rappresenta la Terra con ciascuno dei suoi continenti e, gli altri, i pianeti della galassia. Lo sguardo del Presidente è freddo, molto freddo e Don Keswy rabbrividisce mentre piccoli rivoli di sudore iniziano a scorrergli lungo la schiena. E il Presidente inizia a parlare mentre lo sguardo si volge all’immagine della terra.
“Vedi Don, dallo spazio, la terra brilla come una pietra preziosa ma guardandola più da vicino ci si accorge che è in pericolo e non è difficile capirne il motivo. Gli uomini sono stati dei cattivi ospiti e la stanno rovinando fisicamente con l’ inquinamento, la deforestazione e lo sfruttamento selvaggio delle risorse e anche moralmente con le violenze, i massacri e il degrado morale.
Fino a pochi anni fa, il problema dei danni provocati all’ambiente non era molto sentito e nella fase di espansione economica, il mondo industriale pensava soltanto a produrre, senza badare troppo alle conseguenze che gli interventi umani avrebbero avuto sull’equilibrio naturale.
I mari sono stati considerati per decenni delle discariche di rifiuti e oggi sono talmente inquinati che, spesso, rendono pericoloso anche solo fare il bagno. L’atmosfera si è riempita di gas pericolosi ed è diventata piena di veleni e persino un buco si è aperto nell’ozono.
Molte specie di animali sono stati sterminate e anche questo ricade sugli uomini perchè la sparizione di certi animali determina rapidamente l’aumento di altre specie a volte nocive. egli ultimi due secoli il progresso ha influito pesantemente sull’ambiente, modificandolo o alterandolo con conseguenze anche drammatiche per la stessa sopravvivenza della specie umana e i terremoti e le alluvioni vanno a danneggiare in modo irreversibile l’ambiente.
I segni dell’intervento umano sono ben visibili. Che dire poi della meritocrazia che è diventata una legittimazione della condanna del povero. La meritocrazia interpreta la mancanza del talento come colpa, condanna il povero considerandolo non meritevole e alla fine lo scarta. Il Coronavirus è figlio dei nostri comportamenti e pare sia strettamente connesso alla distruzione degli ecosistemi. Da un recente studio del WWF Italia emerge che le azioni dell’uomo hanno avuto un impatto notevole non solo sulla salute e sull’economia ma anche sulle malattie dell’ultimo secolo.
Di chi è la colpa delle pandemie? Questo è l’attuale dibattito sul Coronavirus e degli effetti devastanti che sta causando nel mondo. Il Coronavirus 19 è parte delle cosiddette malattie emergenti (vedi Ebola, Aids, Sars e influenza suina) e presenta qualche similitudine con le malattie trasmesse da animali all’uomo. Secondo lo studio del WWF, ognuna di queste epidemie sarebbe legata all’impatto negativo dell’uomo sugli ecosistemi naturali quali i comportamenti errati, il commercio illegale di animali e la distruzione degli ecosistemi.
Conclusione: la distruzione degli ecosistemi facilita la diffusione dei virus perché, gli ecosistemi, svolgono un ruolo essenziale nella trasmissione dei microrganismi”.
Il Presidente ha terminato e lo guarda fisso. Don impallidisce e balbetta frasi incomprensibili in un tentativo di spiegazione. Il Presidente: ” Don sei licenziato e da questo momento assumo io la tua carica ad interim in attesa di trovare un sostituto.” Don traballa un poco e esce , non certo di aver compreso fino in fondo e, mentre varca la soglia, avverte un odore greve e realizza che è quello del suo sudore.
Rientrando nel suo ex ufficio sente squillare il cellulare: è la moglie che, agitatissima , gli comunica che sta molto male e pensa di avere il Covid. Nel suo sobrio ufficio, intanto, il Presidente si interroga su chi potrebbe essere il nuovo Amministratore Delegato della divisione e, soprattutto, si chiede se tale persona riuscirà ad arrestare la rovina.Ma, ad un tratto, un dubbio si insinua nella sua mente: non avrebbe potuto, lui stesso, pensarci prima?
E in quel preciso momento la segretaria lo avverte: sua moglie è in linea…
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