Storie
#freenipplesday! Perchè essere donna vuol dire di più
Una donna può essere considerata tale in base al suo abbigliamento? Ecco un’iniziativa tutta torinese, per ribadire che non si può essere definiti da come ci si veste
Si chiama #freenipplesday , letteralmente “la giornata del capezzolo libero” ed è una straordinaria iniziativa tutta torinese, che prende le mosse dalle cronache di giornalisti e politici delle ultime settimane, per affrontare un tema di un valore sociale di gran lunga superiore allo specifico contesto da cui è nato.
Lo spunto di partenza sono state, per la precisione, le osservazioni sull’abbigliamento dell’ormai celebre Carola Rackete, rea di essersi presentata in tribunale “addirittura!” senza reggiseno.
Sono molti i soggetti, prevalentemente maschi, che hanno vissuto questa scelta della donna come una mancanza di rispetto e dimostrazione di sfacciataggine.
Personalmente, come donna, l’osservazione, ripetuta da più soggetti, mi ha avvilita e mi ha fatta profondamente vergognare della società in cui viviamo oggi, dove pare sia estremamente importante attaccare una donna perché ha fatto la legittima scelta di non indossare un reggiseno.
Due torinesi, che vanno oltre e sostengono che questo sia stato solo uno stratagemma per deviare il discorso politico, hanno dunque indetto per la giornata del 27 luglio, un giorno senza reggiseno, per tutte le donne che vorranno aderire.
Perché la scelta di come vestirsi è di ognuno di noi e nessuno dovrebbe essere definito da questo, men che meno dall’indossare un pezzo di biancheria che è oggettivamente scomodo e retaggio dei vecchi, invivibili corpetti, che tutto puntano sulla desiderabilità sessuale della donna, mentre ormai i tempi sono maturi perché nella valutazione di una donna, si vada ben oltre queste apparenze.
Aderire all’iniziativa? Sarà sufficiente che non indossiate il reggiseno questo sabato, che sia per andare a fare la spesa, a far lezione o a lavoro. Che sia chiaro a tutti che la presenza o meno di un capo di biancheria non può, in alcun modo, essere un mezzo per svilire una donna.
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