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Salute

Genitori e vaccini: un conflitto che sta portando alla chiusura di scuole a favore di strutture “parallele”

Il dibattito sui vaccini divide la comunità ancora oggi. Voi cosa ne pensate?

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Vaccino o non vaccino? Pare ancora questo il dilemma, in Italia nel 2019.
Quale che sia la vostra opinione in merito, la stragrande maggioranza del mondo medico si è schierato, così come il politico, a favore dei vaccini, introducendo un criterio di obbligatorietà necessaria a frequentare le scuole, atte a tutelare quei membri della società più deboli, per diverse storie cliniche.
Questo è un dato di fatto.
Io personalmente sono strenuamente a favore dei vaccini e in un mondo di democrazia, ci siamo tutti abituati ad avere un’opinione, giusta o sbagliata che sia. Quindi anche se la legge riconosce l’obbligo di vaccinarsi, molti non si adeguano perché nella loro opinione i vaccini sono da evitare per le più diverse ragioni.

Questo, nella nostra quotidianità torinese, ha comportato diversi disagi. Sta per chiudere, ad esempio, la scuola paritaria storica di Stupinigi, per troppi pochi iscritti –non raggiunge la decina-, a favore di strutture non riconosciute, mezze fattorie e associazioni culturali che pur non essendo scuole si accaparrano centinaia di bambini, figli di genitori che hanno deciso di non vaccinarli.

La preside della scuola di Stupinigi non ha minimamente tentennato quando si è trattato di applicare la legge, superando gli insulti dei genitori che, corredati da diversi avvocati, hanno provato a opporsi e oggi si dice fierissima della sua condotta, anche se la scuola chiuderà.

E’ notizia di oggi che ad Ivrea, la mamma di tre bambini che non sono stati accettati in classe perché non vaccinati, sta piantonata nel cortile dell’istituto inneggiando ad uno sciopero della fame finché i suoi bambini non verranno accettati, in deroga alla legge. Le forze dell’ordine sono sul posto per evitare ulteriori spiacevoli epiloghi alla vicenda.

Voi come la pensate? Siete per la libertà di scelta anche a sfavore di bambini più a rischio? C’è chi dice che sono proprio i bambini a rischio a doversi cercare altre strutture.
I numeri dei bambini non vaccinati che vengono affidate a strutture non scolastiche, fa davvero impallidire pur senza conoscerne i costi, che suppongo siano comunque considerevoli.

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