Curiosità
Sui social dell’assessora foto e status espressamente fascisti. Cosa ne pensate?
E’ giusto, secondo voi, perseguire qualcuno anche ad anni di distanza per dei contenuti scritti sui social? Ci sono idee troppo forti per passare impunite?
Probabilmente non eravamo pronti, quando arrivarono i social network.
Tutti pensavano di poter dire tutto senza conseguenze, perché in un certo senso da dietro una tastiera sono tutti più coraggiosi. Ci sono voluti anni prima che i social iniziassero ad avere una rilevanza anche nel mondo al di fuori di internet, ma ormai ci siamo. Anche tutti noi dovremmo, ogni tanto, dare una ricontrollata a cosa scrivevamo anni fa, già che è ormai pratica usuale di qualunque azienda, verificare i social network alla ricerca della pagina dell’aspirante nuovo acquisto aziendale, per farsi un’idea più precisa del soggetto in questione.
Il licenziamento del regista dei Guardiani della Galassia
Senza dubbio quello di usare i social network come riferimento anche per la selezione del personale è una pratica efficace. E’ notizia giusto di poco tempo fa, il licenziamento del regista dei Guardiani della Galassia (film Marvel) per alcuni suoi post social risalenti ad anni prima, di stampo razzista e sessista e c’è voluto lo sciopero anche di tutti gli attori perché si decidessero a riassumerlo.
Social, idee scritte di gesto
Erano idee scritte di getto, che non erano più proprie del regista per l’uomo che era in quel momento, lo difendevano.
Sulla stessa linea riportiamo un recente fatto di cronaca politica. E’ infatti saltato all’occhio, ad alcuni osservatori dell’opposizione, la pagina dell’addetto stampa dell’Assessora alla Casa, Chiara Caucino, tale Andrea Lorusso. Il ragazzo pubblicò fra il 2010 ed il 2014 dei post espressamente fascisti, sostenendo che la donna non deve aver voce nella società moderna, ma deve essere sottomessa, il tutto corredato da sue foto in “pellegrinaggio” alla tomba di Predappio del Duce.
L’importanza dell’orientamento politico
L’assessora si difende dicendo di non verificare, prima dell’assunzione, l’orientamento politico dei propri addetti stampa; posizione che, per una politica, risulta quantomeno particolare, tanto più se si considera che quanto emerso risulta lampante, ad una sommaria analisi della pagina social del ragazzo. Ma si pone poi un’altra questione: è giusto perseguire qualcuno per aver espresso idee “infelici” ben cinque anni prima del momento in cui lo si accusa?
L’apologia del fasciano è ancora reato!?
Viviamo in un’Italia che pare essersi dimenticata che l’apologia del fascismo è reato, e permette ai suoi giovani di andare in adorazione alla tomba del Duce. Già questo, per me, è terribile. Ma a prescindere dal caso specifico, è possibile ritenere qualcuno responsabile di idee espresse diversi anni prima del momento presente? Cambiare idea è legittimo, ma forse ci sono idee talmente forti e sbagliate, che pensare di passare impuniti, magari fingendo un cambio di vedute, è impossibile?
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