Cronaca Live
Il papà del mercoledì
Un padre per motivi psicologici della moglie si ritrova a chiedere aiuto ai servizi sociali finendo nelle spire di una specie piovra e perderà la figlia.
Linda (nome di fantasia) è una ragazzina di dodici anni, che dall’età di tre anni è stata allontanata dal padre con la scusa di una falsa accusa di abuso nei confronti della figlioletta, accusa da cui è stato assolto con formula piena per non aver commsso il fatto dal Tribunale competente.
Il tutto inizia a causa di problemi psicologici della moglie, sopravvenuti dopo il parto, che portano la neomamma a non lasciar avvicinare la piccola dal padre.Fatto sta che il malcapitato padre darà il primo bacio sulla fronte alla figlia all’età di otto anni. Loris(nome di fantasia) trova naturale a quel punto, dopo quasi tre anni di tentativi di risolvere la cosa, di rivolgersi ai servizi sociali per ottenere aiuto per poter ricomporre la famiglia. Lo stesso giorno si presnta separatamente anche la moglie, che racconta un’altra versione dei fatti.
I servizi sociali spediscono Loris e la moglie a fare una terapia di coppia, naturalmente a pagamento presso un team di psicologi indicati da loro: Due psicologhe e loro due. Alla prima seduta partecipa anche Linda che ha ora quattro anni e che è messa in un angolo a fare un disegno.
Risultato: la donna, con l’aiuto di un’ assistente sociale, con cui è entrata in amicizia, presenta al Tribunale dei Minori due denunce con l’obiettivo di assecondare il suo scopo malato di allontanare il padre dalla figlia, quindi, quale arma migliore dell’accusa di abuso? Naturalmente dietro opportuno suggerimento. Contemporaneamente si allontana da casa con la bambina e con l’aiuto dei servizi sociali si reca in un posto segreto e da lì telefona al marito, dicendogli di trovarsi in un “luogo sicuro” dove lui non può raggiungerle. Immediatamente Loris si rivolge ai carabinieri che lo rinviano ancora ai servizi sociali, che naturalmente, dicono di non sapere niente: come arrampicarsi su una parete liscia!
Loris esasperato presenta denuncia di sottrazione di minore, lo stesso pomeriggio i servizi sociali, che affermavano di non sapere nulla, mandano alla Perocura un’informativa sul fatto ch erano state presentate dalla moglie due denunce. Conclusione: denuncia per sottrazion di minore archiviata.
Loris, professionista laureato, serio, senza precedenti, si trova invischiato tra le spire di una piovra.
In seguito si rivolge ad un altro Tribunale dei Minori ,che stabilisce che può vedere la figlia “in luogo neutro” due volte la settimana per due ore.
Poichè Linda rischia di andare in affido ,causa anche i problemi della madre, Loris, pensando di fare il bene della figlia e anche il suo, chiede che almeno sia data in affidamento alla sua propria sorella e così avviene. Nonostante questo, continuano le visite “in luogo neutro” con le stesse modalità e gli stessi tempi.
Quando Linda ha ormai otto anni il Tribunale dei Minori “liberalizza” quattro ore di visita continuative alla settimana sempre il mercoledì. Per otto lunghi anni mai un Natale, mai un compleanno….sempre solo il mercoledì, da lì Loris è stato soprannominato: il papà del mercoledì.
Cosa è successo? La sorella; un’insegnante con una certa influenza, si è messa d’accordo con i servizi sociali e con tutto l’ambaradan di psicologi e figure varie. Si continua a mettere in cattiva luce il padre e gli fanno sapere ,con gusto sadico, che Linda ha dichiarato che il suo più grande desiderio è non vedere più il padre. Eppure nelle ore che la ragazzina passa con lui si mostra felice, a suo agio e Loris fa un grande album di foto, dove lei è contenta, sorridente, persino va a cavallo: nessuno accetta di guardare quelle fotografie!
Alla fine Loris presenta ricorso alla Corte d’Appello per ottenre un ampliamento delle visite, esattamente quattro anni fa, quest’ultima delega i servizi sociali affinchè eseguano l’ampliamento: nessuna risposta, da allora totale silenzio, semplicemente non rispondono, non si fanno trovare e tutto continua così, dopo otto anni di lotta, cinquantamila euro spesi e una famiglia distrutta.
Ogni aberrazione ogni gioco sporco è stato assecondato, appoggiato: ognuno si chieda da chi e perchè.
Il CCDU Sezione Minori si fa portavoce dei disagi delle famiglie che si trovano ad affrontare lotte per non perdere i loro bambini.
Il CCDU : Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ha pubblicato sul sito www.ccdu.org un vademecum su come difendere i propri bambini dagli allontanamenti dovuti a errori o valutazioni errate di certi psicologi, psichiatri e assistenti sociali della giustizia minorile.
Il CCDU è collegato al CCHR Internatinal (Citizen Commition on Human Rights) Los Angeles che è stato fondato nel 1969 dallo psichiatra Prof. Thomas Szasz e dalla Chiesa Internazionale di Scientology.
Maria Grazia Scaglione
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