Storie
La Chiesa di Scientology di Torino celebra la Giornata Mondiale dell’Amicizia
Torino, 30 luglio 2019: in un momento storico in cui la propaganda impone con forza sempre maggiore la lotta senza quartiere per portarci a credere di dover vivere tutti contro tutti, la Chiesa di Scientology di Torino celebra la Giornata Mondiale dell'Amicizia ricordando i programmi umanitari che gli Scientologi contribuiscono attivamente a promuovere e realizzare tutti i giorni in tutto il mondo, lavorando a fianco di moltissime altre persone senza distinzioni di credo, razza, nazionalità, età o altro.
Una serie di documentari filmati sottotitolati anche in Italiano è disponibile al seguente link – https://www.scientology.tv/series/voices-for-humanity/?fbclid=IwAR2BCmDJVSu8Nbr4NU3CdTnQjrdsZBU3i0OQ54QfN-0A5LzP3sUwdJqPOTg – mentre per ricevere maggiori e più dettagliate informazioni sulle iniziative locali basta recarsi direttamente in via Villar, 2, dalle 10.00 alle 19.30, dal lunedì al venerdì.
E' possibile essere amici anche senza necessariamente conoscersi, anche in un mondo in cui le guerre e i conflitti fanno molto comodo (a pochi)?
Il fondatore della religione di Scientology, L. Ron Hubbard, scrisse e fece moltissimo in moltissimi campi mettendo a disposizione mezzi pratici per recuperare una società in balia della droga, fornendo una soluzione alla decadenza morale e alla criminalità, offrendo strumenti pratici per contrastare l'analfabetismo e innalzare il livello e la qualità dell'istruzione.
Se è chiaro che le ostilità e le inimicizie derivano sempre da una mancanza di conoscenza di fondo, quindi dall'ignoranza, è altrettanto chiaro che una profonda conoscenza pratica nell'ambito delle scienze umanistiche, possa costituire un invito a costruire amicizia e relazioni di fiducia.
"Il giorno in cui potremo fidarci l'uno dell'altro – scrisse infatti Hubbard – ci sarà pace sulla Terra"; un percorso estremamente difficile, ma non impossibile se si osservano e si seguono gli esempi già esistenti di pacifica e amichevole convivenza e non ci si sofferma sulle litigiosità che vengono continuamente propinate ed amplificate da tutti i mezzi di comunicazione di massa, contribuendo ad alimentarle.
In questo contesto la Giornata Mondiale dell'Amicizia include, ma va ben oltre la telefonata o il tentativo di riallacciare i rapporti con qualche persona che non sentiamo più da un po' per dirle che le vogliamo bene; questa giornata dovrebbe e deve rappresentare un appello da raccogliere a titolo personale, uno stimolo a fare molto di più, a smorzare le ostilità, ad accogliere l'intera umanità in un abbraccio ideale. E da quell'abbraccio ripartire per costruire assieme un mondo migliore per noi e per chi ci sarà dopo di noi.
Giuseppe Cicogna
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