La Federalberghi Torino contro Airbnb. Voi come la pensate?

Quanti di voi non conoscono Airbnb? Oggigiorno organizzare le vacanze in famiglia ha i suoi costi e vanno vagliate diverse opzioni, soprattutto se con bambini al seguito.
E’ innegabile che Airbnb costituisca una delle opzioni migliori.
Un tempo, infatti, si passava attraverso agenzie per affittare appartamenti, quando, non so se ricordate, le ferie duravano un mese esatto e si faceva davvero tutto il mese. Oggigiorno si lavora di più e si va in vacanza di meno, o comunque per periodi più brevi e d’estate una famiglia, da passare insieme, avrà forse una decina di giorni.

Airbnb, appartamenti senza agenzie

Ebbene, Airbnb vi offre appartamenti in affitto, senza agenzie, direttamente dai proprietari e disponibili in qualunque parte del mondo. Gli appartamenti hanno anche una valutazione da chi c’è già stato e descrizioni precise di tutto ciò che è presente: dall’olio, al sale, alla lavastoviglie, alla lavatrice… Chi andrebbe a pagare quasi il doppio, in alta stagione, in un albergo magari per quattro, quando ci sono questi appartamenti a disposizione?

La protesta degli albergatori

E’ qui che giunge la protesta degli albergatori, come prevedibile.
Ad agosto si sono registrati 7.548 annunci attorno al capoluogo piemontese, di cui 4.408 in Torino città, con un incremento di quasi il 32% rispetto allo stesso mese 2017 e del 14% rispetto allo scorso anno. A rilevarlo è l’indagine annuale condotta da Federalberghi Nazionale. «Siamo alle prese con un business nel quale ai ricavi spesso cospicui non corrispondono equivalenti ricadute positive per l’erario, per l’occupazione e il sostegno al reddito – è l’allarme del presidente di Federalberghi Torino, Fabio Borio. Occorrono norme, nazionali e locali, in grado di proteggere il consumatore, il mercato, i lavoratori e quindi la collettività».

Una pretesa arrogante

Nell’egoismo di chi una famiglia ce l’ha, nel 2019, ma con stipendi nella media, trovo un tantino arrogante la pretesa, pur riconoscendone i diritti di chi l’ha avanzata. Ma proprio per questo immaginare un mondo che favorisca i costi degli alberghi, nel 2019, a discapito di questi affitti “tecnologici” è impossibile. Che sia l’azienda alberghiera a doversi adattare?

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