Curiosità
Antiche mele piemontesi, presidio Slow Food e vanto della nostra città
Una varietà antichissima, buona e salutare. Ecco perché la città di Torino intende valorizzare il suo patrimonio genetico che rischia di estinguersi. Tutto ciò che devi sapere sulle antiche mele piemontesi
La mela, frutto conosciuto e apprezzato da molti, ha origine in Asia centrale, precisamente nel Kazakistan. Ma la specie è presente in Italia nominalmente con una vastissima varietà. Tuttavia, anche il Piemonte ha la sua storia di mele. Infatti, la coltivazione dei meli e degli altri alberi da
frutto originò alla fine del Medioevo – nei vasti giardini di abbazie e monasteri – ove i monaci si dedicavano alla conservazione e al miglioramento delle varietà spontanee sopravvissute alle invasioni barbariche.
Le mele vengono consumate crude o cotte e da loro si producono copiose e succose confetture. Oggi le mele antiche piemontesi sono state scelte per far parte del paniere di prodotti tipici della provincia di Torino per i loro caratteri organolettici di grande pregio e perché si prestano a particolari usi in cucina, sia cotte che usate per marmellate e composte.
Aspetto interessante per noi torinesi è che possiamo trovare e gustare le “Antiche mele piemontesi”, proprio grazie al fatto che sono state adottate da Slow Food come uno dei Presidi della provincia di Torino. La Città Metropolitana di Torino è impegnata insieme con numerosi Enti nella tutela e nella valorizzazione di un patrimonio genetico preziosissimo che rischia di estinguersi.
Tutto questo offre alle “Antiche Mele Piemontesi” una nuova opportunità di essere conosciute, apprezzate e ricercate per le loro qualità uniche di sapore e salubrità. Perché non gustarle?
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