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Manifestazione contro i “Bambini strappati” organizzata dal CCDU a Genova il 24 agosto.
La manifestazione contro “I bambini strappati” alle proprie famiglie partendo dal Tribunale dei Minori attraversa il centro di Genova fino al Palazzo Ducale
“Vergogna!….Vergogna!….Vergogna!” gridano i manifestanti davanti al Tribunale dei Minori di Genova. “Scendete!” continuano. Ma nessuno si fa vedere e la polizia staziona in assetto antisommossa davanti alle entrate dell’edificio, mentre i vigili fanno retrocedere i manifestanti fin dentro il parco pubblico alle loro spalle.
Sugli striscioni portati a mano compaiono le scritte “Liberiamo i bambini rapiti dallo Stato” “Mettete le mani giù dai bambini” “Gilet gialli italiani” I papà separati liguri” “Il Comitato dei cittadini per i diritti umani”.La manifestazione è stata organizzata da Paolo Roat, responsabile della sezione minori del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani(CCDU) italiano, con un tam tam su facebook, partito dal profilo “Io sto con i bambini strappati” che conta più di cinquantamila sostenitori. Roat denuncia come la Liguria sia la regione con più bambini sottratti alle famiglie: il 5,2 per mille contro il 2,8 per mille della media nazionale.
Circa duecento persone sfilano in corteo nel centro di Genova. La capofila grida nel megafono la rabbia, la frustrazione e il dolore di tutti quelli che seguono con gli striscioni e alcuni con gli occhi rossi. “Ridateci i nostri figli!” “Invece di aiutarci ci portate via i bambini!”La gente guarda il corteo, è attonita, incredula, nessuno chiede niente neanche a chi distribuisce i volantini della manifestazione. Chissà cosa pensano?
Da viale IV Novembre il corteo sfila, attraversando via XX Settembre e si ferma davanti al Palazzo Ducale, per poi tornare al Tribunale dei Minori ed essere spinto all’interno dei giardini dell’Acquasola, perchè davanti all’edificio non si può e sulla strada nemmeno. Ci sono i media: Rai tre Liguria, Tele Nord. Questi ultimi intervistano alcuni genitori, che raccontano la loro storia.
Una giovane mamma riferisce di essere stata prelevata a forza e portata in comunità, con due bambini, di cui uno appena nato, perdeva sangue, ma non è bastato per fermare il blitz. Dopo parecchio tempo e molta lotta è stata rilasciata, ma con uno solo dei figli ed ora combatte per riavere l’altro.Un pettegolezzo, una soffiata anonima di un vicino scocciato può far scattare tutto questo.
Un padre separato racconta al giornalista della figlia di quattordici anni, che viene trattenuta in un ospedale di Genova, dove è sottoposta a pesanti somministrazioni di psicofarmaci e lui da anni lotta, ma non riesce a venirne a capo, è affranto, stanco,”La stanno riducendo a un vegetale” conclude con la voce rotta.
Bene, ora mi chiedo: cosa pensano, che risposte hanno quei giudici, quegli impiegati del Tribunale dei Minori, mentre spiano da dietro le finestre chiuse, quella gente che, arrabbiata, lacerata nei propri legami più profondi, urla contro di loro?
Il CCDU è stato fondato nel 1979 ed è una ONLUS italiana in contatto con il Citizens Commition on Human Rights (CCHR) che è stato fondato dallo psichiatra Prof. Thomas Szasz e dalla Chiesa di Scientology e che ha lo scopo di ripristinare Diritti Umani e Dignità nel campo della salute mentale. Tra le molte attività del CCDU c’è quella d’informazione e sensibilizzazione sui temi dell’uso di psicofarmaci sui minori e sugli anziani.
Maria Grazia Scaglione
27 Agosto 2019
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