Non perdere mai la speranza

Di recente parlando con un mio collega, ho capito quanto sia importante non perdere la speranza. Mi riferisco alla sua esperienza. A soli 38 anni a seguito di una patologia al cuore ha avuto dapprima una fibrillazione atriale persistente, poi un arresto cardiaco. Tutto seguito alla prontezza di personale clinico specializzato, proprio qui a Torino.

Poi ha iniziato le sue cure e per 10 anni tutto è andato bene, fino al momento in cui, a seguito di un controllo cardiologico, si scopre un qualcosa di grave. Un  infarto silente, che ha creato un serio problema ventricolare. Tutto questo causato da una cardiomiopatia dilatativa ipocinetica, creando un serio scompenso cardiaco e una riduzione severa dell’attività cardiaca, il cuore lavorava al 20%. Certo, in un momento del genere, quando i medici ti dicono “siamo già felici che sia vivo, ma non sappiamo l’evolversi della malattia”, non puoi certo augurarti nulla di meglio.

Ma, mai devi disperare, grazie all’aiuto di medici preparati e una cura mirata, il cuore piano piano si è ripreso, vi è stato un recupero del la funzionalità, arrivando al 37%, (quasi un miracolo).

Inoltre, nonostante avesse perso il lavoro e la difficoltà, oggigiorno, a trovarne uno, ha avuto l’opportunità di un’occupazione adatta al suo stato di salute e poter condurre una vita dignitosa e “quasi” normale.

Questo mi ha insegnato che anche in momenti difficili, che sembrano senza via d’uscita, bisogna essere determinati, positivi e mantenere la speranza, perché in fondo al tunnel, la luce c’è sempre.

[zombify_post]