Curiosità
Per ricordare i vecchi tempi, nella speranza che ritornino, ecco il nuovo Amaro dei Murazzi
A Torino un modo per ricordare i vecchi tempi, nella speranza che possano tornare. Ecco di cosa si tratta
Da circa un anno si pensava di creare una ricetta perfetta per un nuovo amaro e finalmente la si è trovata con i produttori della Val di Susa che sono stati in grado di riunire quaranta erbe per dar vita al nuovo amaro dedicato a Gianca, Giancarlo Mura detto anche Mura, l’uomo che ha creato i Murazzi e che resterà sempre “L’uomo con il cappello” immortalato dai Mau Mau e da “Il tanco del murazzo” di Vinicio Capossela. Con l’approvazione di Giancarlo è stata costituita la società Gianca Spirits. Si può assaggiare l’amaro al Magazzino sul Po, nelle arcate a sinistra rispetto a piazza Vittorio, il circolo Arci. Un modo per ricordare i vecchi tempi sperando che ritornino.
Cenni sui Murazzi
All’inizio degli Anni Ottanta, in puro spirito Kerouac, c’era il locale «Dottor Sax» dove si suonava il migliore jazz della città. Una perla isolata in un paesaggio popolato da individui pericolosi; il tutto immerso nella nebbia e nel freddo.
Giancarlo Cara un sardo tutto matto
Nel 1986, dall’altra parte del ponte nel locale “Circolo amici del Po”, arrivò Giancarlo Cara che aveva lasciato”Il Centralino” e tutto iniziò. Tutti andavano ai Murazzi, di tutte le estrazioni sociali e professioni, artisti in particolare. Iniziarono i concerti e personaggi famosi si susseguirono negli anni ma la politica, in parte, contrastava e il novembre del 2012 vide il funerale dei Murazzi.
Una bara vuota davanti al Municipio
Una bara vuota partì da piazza Vittorio e arrivò davanti al Municipio. L’accompagnavano la fanfara, artisti, personaggi strani, ragazzi e ragazze di tutte le epoche che i Murazzi li avevano vissuti nel bene e nel male.
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