Storie
Racconigi: il castello dimenticato
Aperta solo la reggia e il primo anello dei giardini: erbacce ovunque e turisti insoddisfatti e pochi. Cosa sta accadendo al Castello di Racconigi?
C’era una volta il castello di Racconigi, col suo bellissimo parco e le attività culturali che attiravano una folla dai più diversi gusti. Ora non c’è più niente di tutto questo.
Cinque euro per visitare la reggia, dalle tende strappate e 2 euro per il primo anello del grande parco, che è anche l’unica parte visitabile, essendo il resto infestato da erbacce. E’ questo il bilancio di quest’estate per il castello di Racconigi, che sta fronteggiando un continuo declino. a differenza di altri musei o residenze reali che quest’estate hanno prodotto grandi numeri a Torino.
Era il 2007 quando nel castello venne organizzata una cena di gala per il Tour de France che faceva tappa in zona e l’allora direttore del Tour, Christian Prudhomme, si era sentitamente complimentato per la location, paragonandola senza alcuna riserva, a Versailles.
Le colpe di questo degrado pare siano politiche.
L’assessore uscente, con la collaborazione di un sindaco allibito per l’incuria con cui viene trattata Racconigi, hanno organizzato un flash mob di protesta, ancora lo scorso 18 maggio, al motto #ridateciilparco, ma soluzioni concrete non ne sono state attuate.
In questi giorni il direttore del Castello di Racconigi, Riccardo Vitale, è in ferie. La direttrice del Polo Museale Ilaria Ivaldi, anche lei in vacanza, è disponibile ad aggiornare la situazione con una nota dal sapore insipido che cita espressamente: ” Il Parco del Castello di Racconigi è tuttora interessato da lavori di manutenzione straordinaria per la tutela del patrimonio arboreo e la messa in sicurezza del sito. Il direttore Riccardo Vitale ha reso noto che al termine di questo intervento ulteriori lavori dovranno essere condotti, e che sta iniziando un’ulteriore fase di verifica sulla stabilità degli alberi affidata a un esperto. Il Polo Museale non conosce al momento le tempistiche stimate dal direttore del Castello, attualmente in ferie, sono però disponibili 900mila euro di fondi ministeriali per il parco e i giardini del Castello, che potranno in futuro consentire di completare più compiutamente le opere per la tutela e la valorizzazione del sito monumentale, restituendolo al pubblico in tutta la sua magnificenza”.
Materialmente insomma, nessuna novità e soprattutto nessuna spiegazione del perché una reggia come quella di Racconigi si è trovata a fronteggiare l’ondata dei turisti estivi, in questo stato, per altro già segnalato dal sindaco e dagli abitanti stessi. Intanto i turisti se ne vanno via insoddisfatti e c’è da scommettere che difficilmente torneranno.
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