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RISPETTO RECIPROCO E DIRITTI UMANI: “NON SOLO UNA SPERANZA”. Andrea Paul Dondeynaz alle Nazioni Unite per il 16° Summit Internazionale sui Diritti Umani
Sette gli italiani in rappresentanza di 3 associazioni di promozione e tutela dei diritti umani e dei giovani attivi nel farli conoscere.
Torino, 3 luglio 2019: è appena rientrato in città da New York dove dal 27 al 29 giugno, presso la sede delle Nazioni Unite, si è svolto il 16° Summit Internazionale di “Gioventù per i Diritti Umani”.
Si chiama Andrea Paul Dondeynnaz, vive e lavora a Torino, ma è chiaramente valdostano. Con la sua fidanzata, Eloisa Luoni, di Novara, ha fatto parte della delegazione italiana assieme ad altri 5 giovani sostenitori dei diritti umani.
“Il summit – spiega – ha riunito giovani provenienti da 45 nazioni con ambasciatori dell’ONU e leader della società civile per sostenere la loro missione e consentire di realizzare obiettivi per un futuro in cui rispetto, dignità e pace siano valori fondanti della società.”
Sette gli italiani, appunto, in rappresentanza di 3 associazioni di promozione e tutela dei diritti umani e dei giovani attivi nel farli conoscere.
Beth Akiyama, direttrice dell’ufficio per le questioni di competenza nazionale della Chiesa di Scientology di Washington DC, nel suo intervento finale ha fornito qualche cifra: nell’ultimo anno il kit completo del programma didattico audiovisivo sui diritti umani è stato fornito a 4.566 insegnanti. Otre 5.800 scuole hanno ottenuto e consegnato il materiale per l’educazione sui diritti umani di Gioventù per i Diritti Umani. Oltre 774.000 giovani hanno ricevuto opuscoli che descrivono gli articoli della Dichiarazione Universale.
“Durante la sessione di apertura di questo summit – trasmesso in diretta dal 27 giugno nella sala delle conferenze delle Nazioni Unite – non ci siamo limitati ad affermare l’importanza dei diritti umani e la speranza di un mondo migliore, ma abbiamo lavorato e pianificato programmi a breve e medio termine per la loro realizzazione.”
Le Missione permanente di El Salvador delle Nazioni Unite, con l’aiuto delle missioni permanenti delle Nazioni Unite del Ghana, Moldova, Gambia e Sierra Leone, ha patrocinato il il programma promosso da Gioventù per i Diritti Umani Internazionale.
Il premio Nobel per la pace José Manuel Ramos-Horta, ex presidente di Timor Est, si è rivolto ai giovani delegati in un messaggio video, esortandoli a continuare la loro missione per rendere i diritti umani una realtà.
Rendere i diritti umani una realtà piuttosto che un sogno idealistico è l’esortazione del filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard, da cui Gioventù per i Diritti Umani prende le mosse da quasi vent’anni.
“L’italiana Elena Martini, presidente dell’associazione ‘Arte e Cultura per i Diritti Umani’ ha ricevuto il premio ‘Eroe per i Diritti Umani’ per l’importante contributo dato alla divulgazione dei principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani in centro Italia. Grazie al suo lavoro più di 20.000 studenti hanno assistito a conferenze educative sul tema dei diritti umani con risultati davvero incoraggianti.“
I giovani delegati e gli ambasciatori che partecipano al summit annuale vengono infatti selezionati in base ai risultati concreti nel risolvere i conflitti, promuovere la parità dei sessi, affrontare il traffico di esseri umani e altre violazioni nei loro paesi.
“E’ stato molto emozionante, abbiamo imparato molto – conclude Andrea Paul – ed è stato coinvolgente andare nella Grand Central Station, nel cuore di New York, per distribuire gli opuscoli e leggere gli articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ad una marea di persone“.
Negli ultimi 16 anni il summit si è trasformato in una piattaforma per stabilire partnership e amicizie internazionali con i delegati di oltre 70 paesi.
Gioventù per I Diritti Umani International (YHRI) è la componente giovanile di Uniti per i Diritti Umani (UHR). È un’organizzazione mondiale no-profit fondata nel 2001 con lo scopo di insegnare ai giovani la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani per ispirarli a diventare sostenitori del rispetto tra le persone di ogni etnia, razza, sesso, fede religiosa ed età.
UHR è ora un movimento internazionale con oltre 150 sezioni e il suo materiale educativo, tradotto in 27 lingue, porta il messaggio dei diritti umani in 195 nazioni. Gli annunci di pubblica utilità di Gioventù per i Diritti Umani e il film didattico “La Storia dei Diritti Umani” vengono trasmessi ogni anno in decine di paesi da centinaia di stazioni televisive.
La Chiesa di Scientology e gli scientologi supportano “Uniti per i Diritti Umani” e mettono a disposizione il materiale informativo distribuito gratuitamente in tutto il mondo.
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