Salute
TSO con l’inganno: l’allucinante storia vera di Carla
“Farò qualunque cosa per farla uscire da lì prima che esca dentro una bara”. L’incredibile e allucinante storia di Carla
Carla è una signora intorno alla sessantina, ha superato una decina di anni fa una complicata operazione al cervello a causa di un aneurisma. Attraverso una lunga convalescenza ha ripreso completamente tutte le funzioni motorie e cerebrali e parimenti la sua vita di moglie e madre fino al momento in cui…
Malintesi e “malintenzioni”
A causa di malintesi con la scuola della figlia e successivi screzi col marito, alla signora Carla viene consigliato, come per ogni cosa, uno psicologo. Dallo psicologo allo psichiatra il passo è breve. Viene presa in “carico” dal centro neuropsichiatrico di zona; le viene affibbiata un’etichetta di comportamento maniacale e messa forzatamente sotto psicofarmaci.
Soltanto per una normale arrabbiatura
C’è da chiedersi come mai una persona che ha superato un’operazione e una riabilitazione che pochi superano, senza l’ombra di psicofarmaci, sia stata costretta a prenderli solo per essersi arrabbiata con la maestra della figlia.
Una scusa…
Quella dell’operazione pregressa può servire da ottima scusa. Di fronte alla resistenza di Carla a sottoporsi a “cure” che non capisce scatta il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio). Al primo TSO ne sono seguiti innumerevoli altri. Ogni motivo di malessere è stata una scusa per un TSO. Questo è il sistema. Alla prima etichetta ne sono seguite altre: logorrea, schizofrenia e alcune molto fantasiose.
Obbligata a prendere i farmaci
Carla è arrivata al punto che se decide di non prendere qualche “medicina” scatta il TSO, se si reca in ospedale per un qualunque disturbo fisico scatta il TSO, se litiga col marito scatta il TSO.
Chiede aiuto
Telefona a un volontario del CCDU e chiede aiuto: non sa più cosa fare, chiede di essere accompagnata a una visita per le gambe perché è certa che come entrerà in ospedale la porteranno in psichiatria. Da non credere.
Inganno
Carla allora si reca dal proprio medico curante per i suoi problemi alle gambe, ma quest’ultimo con l’inganno e con la complicità dello psichiatra, che l’ha “in carico” le fa fare l’ennesimo TSO.
La farò uscire
Finalmente il figlio più grande prende la situazione in mano: “Farò qualunque cosa per farla uscire da lì, prima che esca dentro una bar”, dichiara al volontario del CCDU e con l’aiuto del padre, superando non pochi ostacoli la riporta a casa.
Fino a quando?
Il CCDU è stato fondato nel 1979 ed è una ONLUS italiana in contatto con il Citizens Commition on Human Rights(CCHR) che è stato fondato dallo psichiatra Thomas Szasz e dalla Chiesa di Scientology e che ha lo scopo di ripristinare i Diritti Umani e dignità nel campo della salute mentale.
Maria Grazia Scaglione
Immagine di copertina rappresentativa. Credit: pixabay-Victoria Borodinova
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