Un sommergibile al Valentino

Quanti di voi, costeggiando la sponda del Po, lungo una bella passeggiata domenicale al Valentino, hanno avvistato un sommergibile, o almeno un pezzo di quello che sembra essere un sommergibile, e vi siete chiesti che diavolo volesse significare, o perchè fosse lì?

Ebbene, si tratta di uno dei pochi reperti storico-navali rimasti in Italia. Forse il più grande.
Il sommergibile, progettato dal Maggiore del Genio navale Cesare Laurenti, fu costruito nel 1915 nei nei cantieri Fiat San Giorgio di La Spezia e varato ufficialmente dalla Regia Marina il 27 Gennaio 1918. A settembre dello stesso anno, una settimana prima della fine della Prima Guerra Mondiale, il pesante, sicuro e affidabile sommergibile entrò in servizio.

La storia del nostro sommergibile è pacifica – e forse è solo per questa ragione che è ancora immerso nel Po – poiché non partecipò mai ad alcuna guerra, ma venne usato per lo più per addestramento degli allievi dell’Accademia Navale di Livorno.

Fu dispiegato solo nel 1923 durante la crisi di Corfù, a protezione da eventuali attacchi della marina greca, ma non sparò mai un colpo.
Il sommergibile fu usato nuovamente per l’addestramento dei cadetti fino al marzo del 1927 quando il motore termico destro esplose ferendo diverse persone. Fu portato allora fino a La Spezia, ma lì, visto che la sua tecnologia era ormai obsoleta, si decise di non ripararlo e di mandarlo in pensione.
Quelli erano effettivamente anni di continuo rinnovamento per gli strumenti bellici.

La sua parte centrale venne tuttavia conservata e portata a Torino nel 1928 in occasione dell’Esposizione Mondiale, nell’ambito della mostra sulla Regia Marina.
L’associazione marinai, alla fine dell’Esposizione l’acquistò, per posizionarlo esattamente lì dove lo possiamo ammirare anche oggi.

Se vi trovate da quelle parti, non perdete l’occasione di fare una visita al Sommergibile Provana! Nella foto dell’articolo, quello che era il Sommergibile, nei suoi anni d’oro.

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