Storie
Venerdì notte, ballando sotto le stelle…
Ballando sotto le stelle nel club Miss Penelope: distribuzione di opuscoli di “Dico no alla droga” i volontari in maglietta verde accolti con simpatia.
Disco club Miss Penelope, venerdì 31 Maggio. Sono le 23, un mare di gente continua ad entrare mentre due volontari in maglietta verde e cappellino consegnano ad ognuno un opuscolo intitolato: “La verità sulla droga”. “Cos’è? ” Chiede qualcuno “informazione sui danni delle droghe” risponde uno dei volontari. Tutt’intorno si spande il ritmo cubano, allegro e sensuale. Tacchi, vestiti colorati, minigonne, orecchini, tatuaggi, occhiali da sole. Sembra di essere alle Colonne d’Ercole del mondo, in una moderna Babilonia. Molte lingue, molti colori, molta notte. Dentro altri due volontari visibili in mezzo alla folla , danno gli opuscoli ai clienti in fila per la consumazione e a quelli che lasciano la pista dopo un mambo e una salsa cubana. E’ una bella notte estiva ,dopo tanti giorni in cui sembrava essere tornato l’inverno, le stelle in cielo sono tantissime e se non ci fosse il tendone con le sue luci, prima rosse poi blu, si potrebbe proprio ballare sotto le stelle!
Entrano due ragazzi cubani , alti e palestrati , uno a petto nudo con collane e treccine, belli, imponenti, due maestri di ballo, i loro connazionali battono il tempo sui tamburi batà e sui timbales, mentre una folla di ballerini impazza sotto il tendone. Un’estate cubana nella periferia di Torino! E’ quasi mezzanotte, il flusso di gente che entra non accenna a dimuinuire ,ormai su tutti i tavolini, sul bancone del bar ci sono gli opuscoli in italiano e in spagnolo. Il proprietario si avvicina ai volontari che si preparano ad andarsene e chiede loro di posare per una foto ,davanti all’insegna del locale da far girare sui social perchè , dice, il suo locale è contro l’uso di droghe. Non è l’unico a pensarla a questo modo, molti gestori di locali notturni hanno dichiarato che nei loro locali prefriscono che le persone si divertano con il ballo e non con lo sballo. Sono parecchi quelli che aprono le porte delle discoteche e dei pub, accogliendo con soddisfazione i volontari in maglietta verde; c’è un buttafuori moldavo al club Ottantaquattro ,che quando li vede arrivare dice ai suoi ccolleghi: “Quando vedete quelle maglie verdi aprite le porte!”
E’ quasi l’una, i volontari si avviano alla macchina parcheggiata fuori. Ogni settimana un locale , poi, finito il giro, si ricomincia. E’ una lotta contro la cultura della droga: a volte si raccoglie accettazione, altre volta sberleffi, ma si continua, perchè l’informazione, quindi la conoscenza, è l’arma più potente contro il male e questo male deve finire perchè: “Le droghe derubano la vita delle emozioni e delle gioie” ha scritto L.R.Hubbard “che sono l’unica ragione per cui esistere”.
Maria Grazia Scaglione
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