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Torino che non va

Torino e il Piemonte dimenticati dal Governo: tutte le promesse mancate

Dall’autostrada Asti-Cuneo al Teatro Regio, le più eclatanti promesse disattese da parte del Governo italiano

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Il Governo giallo-verde, come d’altronde è spesso valso per tutti i governi, in Campagna elettorale sono tutti rassicurazioni e promesse. Poi, nei fatti, spesso le promesse sono disattese. È il caso di Torino e il Piemonte e i promessi lavori per la realizzazione dell’autostrada Asti-Cuneo e i finanziamenti per il Teatro Regio.

Promesse non mantenute

L’elenco delle promesse del Governo non mantenute è lungo, a partire dall’area di crisi fino al piano finanziario per l’autostrada Asti-Cuneo per finire con il finanziamento per il Teatro Regio.
Quanto all’inserimento di Torino tra le aree di crisi complessa, annunciato sabato scorso dal Ministro dello Sviluppo economico, alias vicepremier, Luigi Di Maio, regna il mistero. Infatti, dopo che molti sono andati in cerca del Decreto che attesti questo inserimento, si è fatto silenzio. A chi ha chiesto formalmente chiarimenti e informazioni pare non sia stato risposto. Per cui, si rischia anche stavolta, di avere a che fare con promesse che restano soltanto tali.

Dove sono i 150 milioni di euro?

Il documento che inserirebbe Torino tra le aree di crisi prevede un finanziamento di 150 milioni di euro per le imprese e start-up che fanno innovazione. Più in particolare, era previsto un aiuto per l’indotto FCA e automotive, che avrebbe dovuto attrezzarsi in vista dell’annunciata produzione proprio a Torino della 500 elettrica. I fondi, più in generale, erano destinati allo sviluppo, ricerca e rilancio delle aree industriali in crisi. Al momento, però, non se ne sa nulla. Gli occhi sono tutti puntati al sito del Ministero, su cui, avrebbe promesso Di Maio, dovrebbe essere pubblicato il Decreto relativo. Aspetteremo e vedremo.

E gli 8,5 milioni di euro?

Come per l’area di crisi, anche la promessa fatta dal Ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli che prevedeva la concessione di 8,5 milioni di euro di fondi straordinari per sostenere il Teatro Regio, rischia di rimanere soltanto una promessa. Il mese scorso, lo stesso ministro aveva dichiarato di aver firmato il decreto, ma al momento di questi fondi non si è visto un centesimo. Il denaro avrebbe dovuto essere utilizzato per le opere di ristrutturazione della struttura del Teatro e, in particolare, del palco che s’intendeva rendere meccanizzato in modo che possa essere più attuale ed efficiente.

E la Asti-Cuneo?

Quanto all’autostrada Asti-Cuneo, di cui si parla da molti anni, anche qui siamo in alto mare. Quello che è certo è soltanto il continuo rimpallare tra il Presidente della Regione Sergio Chiamparino e il Ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, ma la Asti-Cuneo resta un’autostrada solo sulla carta – monconi di raccordi a parte. Anche se Toninelli annuncia che per dare l’avvio ai lavori non serve l’autorizzazione dell’Unione Europea, ma solo un’informativa da parte del Governo italiano, in realtà per il momento è tutto fermo, e i piemontesi attendono, attendono, attendono…

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