Mobilità
Bus e Tram a Torino: si aspetta troppo. Uno studio boccia la nostra città
A Torino, il bus o il tram arriva dopo 13 minuti di attesa media. La percentuale di passeggeri che invece attende l’arrivo del mezzo pubblico meno di 5 minuti, per singolo viaggio, è soltanto il 12% del totale. Tutti i dati dell’efficienza dei trasporto pubblico a Torino
Come vanno i trasporti pubblici a Torino, quanto sono efficienti e quanto in media i torinesi devono attendere che arrivi il bus o il tram alla fermata? A farcelo sapere, dati aggiornati alla mano, è il report di Moovit, l’App internazionale per la mobilità che ha fotografato la situazione del trasporto pubblico del 2019 a livello mondiale – Italia compresa. I risultati sono curiosi e interessanti.
Cosa accade nel trasporto pubblico nel mondo, e non solo a Torino
Prima di andare a vedere cosa accade a Torino quanto a efficienza dei mezzi pubblici, diamo una veloce occhiata a cosa invece avviene nel resto del mondo. Per esempio, se a Torino la media di attesa per l’arrivo del bus è di 13,17 minuti, in una megalopoli come New York – che conta ben 8,6 milioni di abitanti – il tempo medio di attesa è di 12,24 minuti (dunque meno che a Torino). A Parigi l’attesa media è invece di 10,85 minuti, mentre a Londra ancora meno, con 9,82 minuti.
Cosa accade nel trasporto pubblico in Italia
Anche se Torino fa peggio delle grandi metropoli mondiali ed europee, c’è tuttavia da dire che in Italia non è tra le peggiori. Per esempio, a essere più in “ritardo” sono i mezzi pubblici di Palermo e Trapani, in Sicilia, con una media di attesa di 24,19 minuti. Seguono Napoli e la Campania in genere con un attesa di 22,53 minuti. Prima di Torino c’è ancora la Capitale: Roma e il Lazio in genere prima dell’arrivo del bus fanno attendere i passeggeri per 16 minuti.
Ma, ovviamente, in Italia c’è chi fa anche meglio. È il caso di Milano con suoi 9,1 minuti d’attesa dle bus o Genova e Savona con 9,17 minuti o ancora Venezia con 9,78 minuti d’attesa. E poi Bologna e l’Emilia-Romagna in genere con una media di 10,04, e ancora Firenze con 10,51 minuti.
Cosa accade nel trasporto pubblico a Torino
A Torino vi è tuttavia una piccola percentuale di passeggeri (il 12%) che attende alla fermata l’arrivo del mezzo per meno di 5 minuti per un singolo viaggio. Secondo Moovit, questa situazione – che definisce «ottima esperienza» – è pertanto vissuta da poche persone. I torinesi sono comunque in “buona compagnia” considerando che la cosiddetta ottima esperienza la sperimentano soltanto il 5, 3% dei Palermitani e il 6% dei Napoletani o l’8,6% dei Romani.
La percentuale però sale a Milano, dove la sperimentano il 28% dei passeggeri e a Genova dove è il 27%.
Quella che invece è definita da Moovit come «esperienza negativa», ossia il dover aspettare più di 20 minuti prima di poter salire sul mezzo pubblico, a Torino la sperimentano il 16% dei passeggeri, ben oltre il doppio di chi vive a Milano che sono il 6%.
Quanti cambi!
Infine, secondo il report di Moovit, spesso per raggiungere la destinazione desiderata, a Torino si è costretti a fare diversi cambi di linea: anche tre o più volte. A doverlo fare è ben il 46% degli utenti GTT. Probabilmente “colpa” di una assenza capillare della metropolitana a Torino, che a differenza di città come Milano, ha avuto la sua metro soltanto negli ultimi anni (ed è ancora piuttosto limitata). In media, poi, i torinesi per raggiungere la fermata devono camminare per 726 metri (quasi un chilometro) e il 20% di questi il chilometro lo supera addirittura.
Cosa ne pensano i passeggeri di Torino
Quelli di Moovit hanno anche posto alcune domande ai passeggeri del trasporto pubblico. Alla domanda «Che cosa ti incoraggerebbe a utilizzare il trasporto pubblico più frequentemente», la risposta del 47% degli intervistati è stata che vorrebbe mezzi pubblici meno affollati. Il 50, 8% invece chiede il «rispetto dei tempi esatti di arrivo alla fermata». C’è anche chi vorrebbe poter viaggiare su bus e tram più puliti (il 22,3%). Infine, il 34% dei torinesi ritiene che il costo del biglietto sia troppo alto.
E la mobilità sostenibile o micromobilità?
Di questi tempi, in cui si parla molto di ambiente, blocchi del traffico per smog e così via, si sente in parallelo parlare molto di micromobilità. Ma cosa ne pensano per esempio i torinesi di monopattini elettrici? Possono essere una valida alternativa ai mezzi privati e pubblici? Alla domanda, l’80, 9% del campione interpellato ha dichiarato di non utilizzare mai i servizi di bike e scooter sharing. A utilizzarli solo poche volte l’anno è invece il 12, 9%. La percentuale scende drasticamente quando si tratta di un utilizzo quotidiano: con soltanto l’1% dei torinesi che lo fa. Ma perché gli abitanti di Torino snobbano la micromobilità? Alla domanda hanno risposto che le principali ragioni sono le numerose buche e le strade non adatte (per il 16, 9%), le piste ciclabili ancora insufficienti (per 15, 7%) e la poca familiarità nell’utilizzo delle App dedicate (il 13, 2%) e forse un po’ di pigrizia.
VEDI ANCHE: Metropolitana Torino: modifiche alla viabilità dal 16 gennaio per il prolungamento di Collegno.
O Metro Linea 2 a Torino, ecco quando iniziano i lavori e quando, forse, termineranno.
Michele Schiavino
21 Gennaio 2020 at 14:32
Se dici qualcosa alla gtt o in comune dicono che non è vero. In pratica, di fatto, ti danno del rimbambito