Mobilità
Aree pedonali a Torino: al via per 11 vie cittadine la sperimentazione
Parte a Torino la sperimentazione dell’area pedonale per undici vie cittadine. Ecco in quali vie e quando
La città di Torino ha approvato la sperimentazione per la conversione in aera pedonale di 11 vie cittadine. La pedonalizzazione interesserà, a seconda dei casi, l’intera via o solo uno o più tratti. Ecco quali vie saranno pedonalizzate.
Le nuove aree pedonali a Torino
In base a quanto comunicato dal Comune di Torino, le nuove aree pedonali interesseranno queste vie: via San Francesco da Paola, nel tratto tra le vie Po e Des Ambrois; via Fratelli Vasco; via Des Ambrois, nel tratto tra le vie Accademia Albertina e via San Francesco da Paola, nella Circoscrizione 1; via Musiné tra le vie Rivara e Corio, nella Circoscrizione 4; via Vibò, da via Chiesa della Salute (esclusa) e via Vittoria (esclusa) e tra via Vittoria (esclusa) e via Bibiana (esclusa), nella Circoscrizione 5; via Mameli; via Lanino; via Borgo Dora, nel tratto tra le vie Andreis e Mameli e a nord di via Andreis; via Andreis, nel tratto tra l’interno 18 e la carreggiata ovest di corso Giulio Cesare, nella Circoscrizione 7; dei controviali corso Marconi, nel tratto tra le vie Madama Cristina e Ormea, e del viale centrale, tra via Madama Cristina e corso Massimo D’Azeglio (con interruzione del flusso veicolare); di via Principe Tommaso, nel tratto tra le vie Silvio Pellico e Baretti, nella Circoscrizione 8.
Le richieste dei cittadini
La decisione di convertire in aree pedonali molte vie di Torino è arrivata dalle richieste dei cittadini. «Il provvedimento – spiega l’assessora alla Mobilità, Maria Lapietra – consentirà di dare seguito alle richieste pervenute dai cittadini e dalle associazioni dei commercianti, permettendo la sperimentazione di soluzioni che agevolino un più ampio utilizzo degli spazi pubblici in condizioni di sicurezza e tutela della salute».
Chi potrà circolare nelle nuove aree pedonali
La circolazione in queste nuove aree pedonali sarà consentita esclusivamente ai pedoni, alle biciclette e ai soli veicoli di emergenza e soccorso – oltre a quelli utilizzati per la raccolta di rifiuti e le operazioni di spazzamento. Qui, oltre alla relativa segnaletica, potranno essere posizionati elementi dissuasori del transito. La sperimentazione delle nuove aree pedonali durerà sino al termine del 2020. Dopo di che, in base ai risultati raggiunti, si valuterà se e per quali aree confermare la pedonalizzazione.