Mobilità
Nuova Ztl a Torino: tutta da rivedere. Così non va
Il Comune sulla nuova Ztl frena, annunciando che «tutti i progetti vanno rivisti». Cosa ne sarà delle Zone 30, Zone 20 e tutto il resto
TORINO – Già da tempo si parlava della nuova Ztl. Un progetto molto articolato che prevedeva il cosiddetto Piano Centro Aperto – di cui abbiamo diffusamente parlato. Ma ora, dopo il lockdown e la riapertura della città, la questione riemerge con tutte le sue contraddizioni. Non a caso, lo stesso assessore ai Trasporti, Maria Lapietra, confessa che il progetto nuova Ztl è da ripensare, o comunque rivedere.
Dopo l’accordo con FCA
La Città di Torino ha appena siglato un accordo con FCA per la prima auto che riconosce la ZTL e passa all’elettrico, ma se da un lato si pensa a soluzioni innovative ed ecologiche, dall’altro in Comune si riconosce che l’attuale modello della Ztl di Torino è da rivedere, anche perché proprio l’emergenza sanitaria e il lockdown hanno dimostrato che questo è «fallimentare».
Rivedere il sistema della mobilità a Torino
A un’analisi approfondita del piano per la nuova Ztl e del Centro Aperto, si scopre che tutto il sistema della mobilità a Torino deve essere ripensato e rivisto, dato che le cose sono cambiate negli ultimi mesi. Per questo sarà necessario rivedere il Piano Urbano del Traffico (PUT), cosa che l’assessore Lapietra intende fare portandolo all’attenzione della Giunta Appendino. Ma questa sarà una delle grandi sfide che attendono la prossima Amministrazione comunale, che sia ancora della attuale sindaca o meno.
Le Zone 30
Che fine hanno fatto intanto le Zone 30, annunciate anch’esse tempo fa? Per queste, secondo quanto si apprende, si dovrà attendere la primavera 2021. I lavori inizieranno tuttavia a fine di questo mese di giugno, e proseguiranno per circa nove mesi: il fine lavori è fissato per marzo del prossimo anno. A essere interessate sono le zone Vanchiglia, Borgo Campidoglio, Basso San Donato, piazza Carducci e via Dante di Nanni. A gestire i cantieri sarà Co.Mar. Srl. che si è aggiudicata l’appalto. Il costo complessivo previsto di tutta l’operazione Zone 30 è di circa 330mila euro.
Le caratteristiche delle Zone 30 a Torino
Le Zone 30 saranno caratterizzate da restringimenti di carreggiata a cui dovranno attenersi i veicoli a motore, a fronte di un ampliamento delle aree pedonali. Vi saranno anche dissuasori, porte di accesso e uscita, sensi unici. L’intento finale è favorire sempre più chi usa mezzi alternativi all’auto ed ecologici o sostenibili. Bisognerà sempre poi vedere che ripercussioni avrà tutto ciò sul traffico, che se diviene sempre più congestionato è causa di maggiore inquinamento.