Mobilità
Torino, la pista ciclabile tra piazza Statuto e Collegno prosegue: ecco quando sarà finita
La pista ciclabile che porta da piazza Statuto a Collegno, e viceversa, dovrebbe essere in dirittura d’arrivo. Ecco quando sarà finita e percorribile
TORINO – Una delle nuove piste ciclabili hanno iniziato a svilupparsi in città è quella che collega piazza Statuto a Collegno. Un lungo percorso percorribile sulle due ruote che porta dal centro di Torino alla città della cintura, e viceversa.
L’ultimazione del lavori
Secondo le intenzioni del Comune di Torino, la pista ciclabile dovrebbe essere ultimata per settembre. I lavori erano stati sospesi per via dell’emergenza Coronavirus e il lockdown, ma ora sono ripartiti, con però alcune modifiche al progetto iniziale – grazie a un nuovo bando regionale.
I dettagli del nuovo progetto di ciclabile
L’altro giorno, durante una seduta della commissione Urbanistica presieduta da Roberto Malanca, dall’assessora Maria Lapietra e dai tecnici della Città, si sono forniti i dettagli del nuovo progetto di piste ciclabili. Si è continuato a utilizzare il progetto già avviato in altre zone della città, che vede la trasformazione dei controviali di corso Francia, che diventeranno “Zona 20” nei due sensi di marcia, da piazza Statuto fino al raccordo con corso Telesio. Qui la pista ciclabile proseguirà sul vecchio tracciato che attraversa via Carrera e strada Antica di Collegno per arrivare sino in viale Certosa a Collegno.
Le opere di sicurezza per i ciclisti
Insieme ai lavori per terminare la ciclabile, sono previsti anche opere per la messa in sicurezza di chi utilizzerà la pista. Tra queste, la sicurezza degli attraversamenti agli incroci su corso Francia per mezzo di “Case avanzate”, dell’abbattimento delle barriere architettoniche che si trovano sul tracciato, interventi di manutenzione stradale e la predisposizione di segnaletica verticale e orizzontale. L’operazione collaterale è stata resa indispensabile nel post pandemia, ha sottolineato Lapietra, per via della pressante richiesta che arriva dall’Europa di un aumento della mobilità attiva.
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