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Viaggi

Itinerari incantati in Piemonte: l’anello del Parco Naturale Alta Valsesia

Un viaggio incantato, a piedi, tra i fantastici panorami sul Monte Rosa, da un anello di sentieri nel Parco naturale Alta Valsesia. Tutto quello che c’è da sapere

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Alpe Testanera
Lo stagno sotto l'Alpe Testanera - foto credit: Furio Chiaretta - Piemonte Parchi

In Piemonte ci sono innumerevoli possibilità per organizzare una gita fuori porta, un weekend o anche una vacanza all’insegna della natura e della meraviglia che questi luoghi incantati sanno donare. Oggi, pubblichiamo un interessante itinerario da percorrere a piedi scritto da Furio Chiaretta per Piemonte Parchi. Si tratta di un piacevole itinerario ad anello per l’estate, nel Parco naturale Alta Valsesia, da cui si ammirano fantastici panorami sui ghiacciai e sulle cime del versante sud del Monte Rosa, toccando due rifugi ricavati dalla ristrutturazione di antiche architetture walser, il rifugio Pastore e il rifugio Barba-Ferrero.

Il magico anfiteatro

«Quivi tutto il magico anfiteatro del Rosa si spiega dinnanzi agli occhi, tutto il Monrosa colla sua faccia più selvaggia, col corteo delle punte valsesiane che sembrano salire al cielo per farsi coronare di stelle…» Così don Luigi Ravelli descrive nella sua guida Valsesia e Monte Rosa del 1924 il panorama dal pianoro dell’Alpe Pile), a 4 chilometri da Alagna.
Siamo sul confine del Parco naturale Alta Valsesia, che dal 1979 protegge 6.500 ettari alla testata delle valli valsesiane e sale fino ai 4.554 m della Punta Gnifetti (la quota più elevata raggiunta da un parco europeo) dove si trova la Capanna Regina Margherita.

Un’idea geniale e innovativa

Per dotare il pianoro dell’Alpe Pile di un rifugio, la sezione di Varallo Sesia del CAI ha avuto nel 1971 – esattamente 50 anni fa – un’idea geniale e innovativa. Realizzare un grande rifugio senza costruire un nuovo edificio, ma «riadattando alcune caratteristiche baite di montagna e conservando l’equilibrio degli edifici perfettamente inseriti nell’ambiente. Oggi il rifugio Pastore è un piccolo gioiello composto da quattro caratteristiche baite completamente ristrutturate sia all’interno che all’esterno dove predominano il legno di larice e le pietre tipiche della Valsesia. Nel polo principale ha sede il bar-ristorante provvisto di un’ampia e panoramica terrazza; nella casetta adiacente si trovano le camerette e un dormitorio da 16 posti; lo chalet antistante il bar accoglie un altro dormitorio da 12 posti e infine una struttura a sé stante ospita toilette, lavabi e docce calde». È quel che si legge in un comunicato della sezione di Varallo Sesia per celebrare l’inaugurazione del rifugio. Altri lavori sono stati fatti in questi decenni, fino agli interventi del 2016 per l’adeguamento alle norme di sicurezza: oggi il rifugio dispone di 60 posti letto, a cui va aggiunta l’area campeggio, dotata di tavolati in legno su cui montare una decina di tende, al riparo dall’umidità del prato sottostante, in un luogo dove sono frequenti i temporali estivi.

Anche il piccolo rifugio Barba-Ferrero, meta della gita, è stato realizzato dalla sezione del CAI di Vercelli ristrutturando tra il 1966 e il 1968 una baita in pietra dell’Alpe Vigne superiore, che ora offre ristoro e dispone di 12 posti letto.

L’itinerario incantato

Tra i due rifugi si snoda un itinerario ad anello che offre splendidi panorami sul “magico anfiteatro del Rosa” almeno finché non sopraggiungono le nuvole nelle giornate più calde.
Per salire più rapidamente in quota conviene utilizzare la navetta che porta dal parcheggio di Wold al piazzale delle Acque Bianche. A piedi si segue la stradina militare che si alza con comodi tornanti verso il Colle del Turlo, fino all’Alpe Mitttlental di qua, da cui si sale per mulattiera all’Alpe Testanera. Qui inizia una panoramica traversata verso nord-ovest, prima in salita, poi in discesa, su una traccia ben segnalata che contorna il pendio verso il rifugio Barba Ferrero e offre un bel panorama verso i ghiacciai e le cime del Rosa. Vi è la possibilità di avvistare camosci o stambecchi e nelle ore più favorevoli si può anche osservare l’aquila reale volteggiare nel cielo.

Dal rifugio si segue il sentiero più diretto che riporta verso valle, tra lo spumeggiante Sesia e le cascate dei suoi affluenti. Giunti all’Alpe Fum Bitz, dopo la visita della Casa del Parco e del giardino botanico, si raggiunge in pochi minuti il pianoro con il rifugio Pastore. Infine, se c’è la navetta, si torna all’alpe Fum Biz e al piazzale dell’Acqua Bianca. Ma se l’ultima navetta è già partita o c’è il rischio di trovarla piena, si scende con una lunga gradinata e nel lariceto a Sant’Antonio, da cui un tratto di strada porta al parcheggio di Wold.

Arrivare in auto

Dall’uscita di Romagnano Sesia della A26 si segue la SR 299 che risale per 67 km tutta la Valsesia, si aggira Alagna e poco dopo Pedemonte si trova il parcheggio di Wold (1278 m).

Il percorso a piedi

Dal parcheggio di Wold (1278 m) si può proseguire in tre modi. Qui descriviamo i due più diretti, mentre nella Variante iniziale è descritta la 3^ possibilità. 

Se non si vuole faticare, si utilizza la navetta che porta al piazzale dell’Acqua Bianca (1495 m), dove termina la strada.

Se si effettua la gita in giorni in cui non c’è la navetta, si percorrono a piedi i 3 km di stradina asfaltata fino al piazzale della cascata dell’Acqua Bianca (1495 m, 0.50 ore).

Dal piazzale si segue la mulattiera selciata 207 che attraversa il ponte sul Brunnewasser e giunge subito a un bivio: si lascia il segnavia 207 per andare a destra sulla mulattiera 207a per il Colle del Turlo. Con vista sulla cascata del Brunnewasser e scorci sul Rosa si segue la stradina militare che si alza con alcuni tornanti, si lascia a destra il vecchio sentiero 7b e poco dopo a sinistra il collegamento 207f per il rifugio Pastore (1650 m, 0.30 ore; vedi Variante iniziale).

La stradina militare attraversa il rio Testanera, sale a mezza costa verso ovest nel lariceto, si alza con alcuni lunghi, comodi tornanti ben costruiti, lasciando a sinistra il sentiero 207e, poi va verso est tra i pascoli fino all’Alpe Mittlentall di qua (1943 m, 0.50 ore).

Si abbandona la mulattiera militare per il Colle del Turlo e si va a sinistra sulla mulattiera 207d, che sale a zig-zag con vista sulla valle e poi con tornanti più ampi lo scosceso pendio sulla destra orografica del rio Testanera. A quota 2180 si lascia a destra il sentiero per l’Alpe Brunne, si tocca uno stagno e tra pascoli poco inclinati si arriva all’Alpe Testanera, Fum Schwortze Haupt, 2260 m, 0.55 ore), posta in una bella posizione con vista sui ghiacciai del Rosa.

Il sentiero va a mezza costa verso nord-ovest, con salita prima lieve, poi più decisa tra l’erba e con una panoramica diagonale verso nord tra placche di roccia inclinate arriva alla quota più elevata del giro (2350 m circa), che offre un grandioso panorama sul Monte Rosa. Il sentiero si riduce a traccia indicata da ometti e segnavia, che si abbassa in diagonale verso ovest sdoppiandosi in due rami, attraversa i diversi ruscelli che più in basso confluiscono nel Flua Grobe, va ancora in diagonale con vista sul rifugio Barba-Ferrero, transita a monte dell’alpe Flua superiore e si unisce al sentiero 207e. Qui si deve risalire lungo il rio, fino al ponte che lo attraversa, e sulla sponda opposta si scende al rifugio Barba-Ferrero (2247 m, 0.50 ore).

Il rifugio, frutto della ristrutturazione dell’alpe Vigne superiore, è collocato su un panoramico pendio che domina la testata della Valsesia, con visione ravvicinata dei ghiacciai del Monte Rosa.

Dal rifugio si segue il ramo del sentiero 207 che va a mezza costa verso ovest, all’inizio quasi in piano nel pascolo, poi con discesa progressivamente più sostenuta. Si abbassa a zig-zag per aggirare la bancata rocciosa su cui sorge il rifugio, con vista sui salti di roccia e su una cascata.

Si continua a scendere con innumerevoli brevi svolte, avendo a sinistra il rio delle Vigne e a destra il giovane fiume Sesia. A quota 1900 circa si attraversa il rio delle Vigne e un po’ più in basso un’altra passerella sul Flua Grobe, restando sulla sinistra del Sesia. Si supera un piccolo salto di roccia con una gradinata dotata di corrimano, si costeggia lo spumeggiante Sesia e poco più avanti si lascia a sinistra il sentiero per l’Alpe Shafejatz superiore.

Il sentiero entra nel lariceto, dove scende a lungo in diagonale e raggiunge l’Alpe Blatte (Zar Blattu, 1666 m, fontana) e subito dopo l’Alpe Fum Bitz (1606 m, 1.20 ore circa); qui c’è il giardino botanico e la Casa del Parco che ospita un punto informazioni.

Si lascia a sinistra il sentiero 207f (vedi Variante iniziale) e subito dopo si arriva su una mulattiera selciata, con un bivio che offre diverse possibilità per concludere la gita.

Se si deve raggiungere in tempi brevi la navetta, si prosegue diritto sulla mulattiera (segnavia 207) che supera con un ponte il rio Testanera, si ammira la Caldaia del Sesia scavata da una cascata, si scende la scalinata e si confluisce sulla mulattiera 207a: qui si chiude l’anello e in pochi passi si arriva al piazzale dell’Acqua Bianca (1495 m, 20 min.).

Se si ha più tempo a disposizione è preferibile fare una breve digressione al rifugio Pastore: al bivio va a destra sulla mulattiera selciata 206a che scende al ponte sul Sesia e con pochi passi in salita esce nel magnifico pianoro dell‘Alpe Pile, con il rifugio Pastore (1575 m, 10 min.) e il panorama sul Monte Rosa; dopo la sosta nel pianoro, si torna al ponte e al bivio, da cui si segue il sentiero 207 (descritto qui sopra) che porta al piazzale dell’Acqua Bianca.

Se non si è interessati alla navetta, dal rifugio Pastore si segue in discesa il sentiero 206 (descritto in salita nella Variante iniziale): si scende una lunga gradinata, si passa a fianco dell’Alpe in d’Stigu, con una diagonale nel lariceto si raggiunge il fondovalle e quasi in piano si arriva alla cappella di Sant’Antonio, da cui 1,5 km di strada portano al parcheggio di Wold (1278 m, 40 min.).

Variante iniziale

Se si pernotta al rifugio Pastore o si vuole ammirare il pianoro dell’Alpe Pile già a inizio gita, si può iniziare l’anello con un itinerario diverso dalla strada per l’Acqua Bianca.

Dal parcheggio di Wold (1278 m) si prosegue a piedi lungo la strada asfaltata per 1,5 km, fino a Sant’Antonio (1385 m): poco dopo la chiesetta (prima del ponte sul Sesia), in prossimità di un grosso masso si prende il sentiero 206 che va quasi in piano lungo il fondovalle in destra orografica, poi si alza in diagonale nel lariceto, transita presso l’Alpe in d’Stigu (1422 m) e sale con una gradinata di 350 scalini che porta al vasto pianoro erboso dell’Alpe Pile, dove sorge il rifugio Pastore (1575 m, 0.45 ore), con il magnifico sfondo del Monte Rosa dalla Punta Vittoria alla Punta Gnifetti.

Attraversato il pianoro, si abbandona il sentiero 206 per andare a destra sul 206a che scende al ponte sul Sesia, con scorci sulle marmitte dei giganti, e risale al pascolo dell’Alpe Fum Bitz, dove c’è un bivio: si va a sinistra sul sentiero 207 e subito dopo, presso la Casa del Parco, si svolta a destra sul sentiero 207f che attraversa il rio Testanera e confluisce subito sulla mulattiera 207a per il Colle del Turlo, dove transita l’itinerario base (1650 m, 15-20 min.).

Informazioni utili

Dislivello: 900 m (+ 220-300 m se si parte da Wold).

Tempo di salita: 3 ore (+ 0.50 ore se si parte da Wold).

Tempo complessivo: 4.45 ore (+1.40 ore se si va e torna da Wold).

Difficoltà: E; la traversata dall’Alpe Testanera al rifugio Barba-Ferrero sul sentiero 207d va evitata in caso di nebbia.

Periodo consigliato: da fine giugno a ottobre, evitando le giornate più calde di luglio e agosto.

Punti d’appoggio

– rifugio Pastore all’Alpe Pile (1575 m), tel. 0163 91220 e 348 1415490, www.rifugimonterosa.it, aperto dal 12 giugno al 12 settembre e nei fine settimana precedenti e successivi;

– rifugio Barba Ferrero all’alpe Vigne superiore (2247 m), tel. 0163 91919, 349 6259451, www.rifugimonterosa.it, aperto dal 12 giugno al 12 settembre.

Servizio navetta: il minibus che collega il parcheggio di Wold all’Acqua Bianca nell’estate 2020 ha fatto servizio nei fine settimana di giugno e di settembre, e tutti i giorni dal 1° sabato di luglio a fine agosto, con orario 8-12.30 e 13.30-17.30, al prezzo di 3 € a/r (informazioni aggiornate sul sito www.comune.alagnavalsesia.vc.it).

Carte 1:25.000: De Agostini, Parco naturale Alta Valsesia; Geo4Map, Valsesia n.4, Monte Rosa, Alagna, Rima, Carcoforo.

Informazioni: Parco naturale Alta Valsesia, www.areeprotettevallesesia.it, tel. 0163 54680;

Ufficio Turistico Alagna Valsesia, www.atlvalsesiavercelli.it, tel 0163 922988

Previsioni meteo per Piemonte e Valle d’Aostawww.nimbus.it

Da vedere

– Giardino botanico e Casa del Parco all’Alpe Fum Bitz, aperta tutti i giorni da metà luglio e fine agosto (orario 9.30 – 16.30).

– Museo Walser a Pedemonte, allestito in una casa walser del 1626 perfettamente conservata: è aperto tutti i giorni di luglio e agosto e nei fine settimana di maggio, giugno, settembre, ore 15-18.30 (anche 10-12.30 ad agosto); info su www.alagna.it

Guarda qui la mappa del sentiero

Note: si può fare la gita con il proprio cane, purché al guinzaglio (lunghezza massima 1,5 m) e con museruola a portata di mano.

Articolo di Furio Chiaretta, giornalista e “sentierologo”: progetta, descrive e fotografa itinerari escursionistici. Le sue ultime guide pubblicate sono: I più bei sentieri del Parco nazionale del Gran Paradiso; Passeggiate sulle montagne torinesi; Andar per laghi: 56 passeggiate a 196 laghi dalle Marittime al Gran Paradiso, con Blu edizioni; 142 laghi in Valle d’Aosta: 48 gite a piedi, con Mulatero editore; Le più belle escursioni panoramiche in Trentino, con Edizioni del Capricorno.

Si ringrazia Luca Marello, funzionario del Settore Biodiversità e Aree naturali per l’eleborazione della mappa.

Fonte: Piemonte Parchi

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